Puzze chimiche nell’aria, l’amministrazione comunale montecchiese sollecita l’impresa produttrice di conglomerati di San Polo a costruire, come promesso, un nuovo capannone in cui effettuare le lavorazioni al chiuso per abbattere gli odori che anche recentemente hanno ammorbato l’atmosfera in diversi quartieri e il centro storico. È il sindaco Fausto Torelli, che peraltro abita non distante dall’impianto, a fare il punto sulla situazione in un caso che ormai si protrae da una decina d’anni: "Chiedo ai cittadini di capire che ci stiamo impegnando per quanto è possibile per risolvere il problema, tenendo presente che l’azienda ha sede in un comune limitrofo. Soprattutto ci siamo sincerati che il fenomeno sia quello che qualche anno fa fu oggetto anche di un dibattito televisivo, quando si chiarì attraverso tecnici non di parte (di Arpae, ndr) che i dosaggi nell’aria delle sostanze odorose non rivestono, o meglio, non rivestivano nessuna pericolosità".
Arpae nel 2021 svolse monitoraggi tramite centraline mobili, identificando appunto l’azienda fonte degli odori di gomma bruciata che rendono l’aria nauseabonda. Era stato anche stabilito che nell’atmosfera vi fosse la presenza di "idrocarburi insaturi", "idrocarburi aromatici" e "composti solforati". Secondo le analisi di tre anni fa, non erano violazioni di normative da parte della ditta né rischi per la salute. "Hanno ricominciato a manifestarsi nel nostro comune gli odori soprattutto in alcune fasce orarie – racconta Torelli –. Il problema tornato alla ribalta per accentuarsi del fenomeno soprattutto in certe giornate. In passato abbiamo spiegato, attraverso tecnici non di parte, che non riveste una pericolosità sanitaria ma sicuramente determina un forte disturbo di quella che è la vivibilità in certe ore e in certe aree del paese". Aggiunge che si è "interessato presso l’azienda che già aveva fatto interventi strutturali importanti installando filtri senza un risultato apprezzabile, e aveva individuato attraverso i suoi tecnici che il fenomeno parte dall’esposizione all’umidità dei materiali che servono per la produzione dei conglomerati bituminosi per l’asfaltature delle strade. Gli odori che nascono dal riscaldamento di queste materie diventano molto intensi nelle prime ore del mattino o di sera, con il cambio della temperatura". Dato che le esalazioni hanno continuato a manifestarsi, aggiunge Torelli, i dirigenti "avevano assicurato all’amministrazione comunale di Montecchio che quei materiali avrebbero dovuto trovar sede in una nuova struttura che avrebbe consentito di ridurre l’umidità". Nei giorni scorsi, dichiara il sindaco, "mi sono informato: ovviamente il capannone non è ancora stato costruito ma l’azienda ha già apportato l’iter. Il progetto richiede l’autorizzazione a livello comunale. Ho sollecitato che questa operazione vada veloce". E conclude: "Conosco bene il problema perché risiedo proprio nelle vicinanze dell’azienda: stranamente in certe mattine non si percepisce nulla, mentre in altre l’odore è davvero molto fastidioso"