Saviano annulla gli eventi al Valli Eboli: "Smetta di fare la vittima"

Bufera politica sulla rinuncia dello scrittore agli incontri in città. Vecchi e Bonaccini: "Roberto siamo con te"

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di Stefano Chiossi

Roberto Saviano non parteciperà alla due-giorni organizzata dalla Fondazione I Teatri, che lo avrebbe visto in scena domenica e lunedì al Valli per parlare di Giovanni Falcone, attraverso il suo nuovo libro ‘Solo è il coraggio’. Il fulmine a ciel sereno è arrivato ieri sulla scrivania di Paolo Cantù, direttore de I Teatri, sotto forma di lettera scritta dal giornalista 43enne. Con una motivazione ben chiara di carattere politico, che ha spaccato in due la città: "Sono stato portato a processo da tre ministri di questo governo: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vice Presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Chiunque, al mio posto, ne sarebbe penalizzato. Ed è per questo che ho deciso di annullare i miei incontri pubblici". Tra le querele in corso, la più nota è sicuramente quella con l’attuale premier. Un episodio che risale al 2020, quando Saviano usò l’appellativo "bastardi" verso Meloni e Salvini (che si è costituito parte civile) per il loro contrasto alle Ong. "C’è un comportamento feroce, di diffamazione, di isolamento. E questo genera solitudine. Per fortuna non sono solo, ma rinuncio per timore di esporvi, di esporre chi mi ospita". La denuncia del 43enne – celebre per il romanzo ‘Gomorra’ da cui è nata la pluripremiata serie Tv, sotto scorta dal 2006 per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata – ha infuocato il dibattito politico. Salvini ha ironizzato via social: "Che dite, sopravviveremo?". Mentre Cantù non si è tirato indietro: "Ci dispiace che l’attualità politica abbia preso il sopravvento e stiamo già cercando una data alternativa: in ogni caso i biglietti già acquistati per domenica rimarranno validi". Il sindaco Vecchi ha ricordato la cittadinanza onoraria assegnata nel 2009 a Saviano per poi aggiungere: "Non sei solo: Reggio è al fianco di chi si impegna in prima persona contro la criminalità organizzata. Qui stiamo e qui ci troverai, sempre". Pensiero condiviso anche dal governatore Stefano Bonaccini: "A Roberto va un forte abbraccio: abbiamo bisogno della sua voce". Ma per Marco Eboli, portavoce di Fd’I a Reggio, la vicenda va ridimensionata: "Sono stato tra i promotori della cittadinanza onoraria. Ebbene quando venne All’Arco a presentare il suo libro, beato a firmare autografi, non trovò nemmeno il tempo per passare in municipio a ritirarla…Può venire a Reggio che tanto non rischia nulla. Saviano cerca di apparire come vittima del potere".