Ancora una svastica contro l’attivista Sel Pederzoli

E’ la terza in tre mesi. Stavolta il disegno sul campo di fronte a casa. Il giovane: "Ora mi guarderò le spalle"

La svastica nel campo di Baragalla

La svastica nel campo di Baragalla

Reggio Emilia, 23 gennaio 2015 - Ancora una volta un atto vergognoso. Per la terza volta nel giro di tre mesi il giovane attivista di Sel Cosimo Pederzoli è stato preso di mira da ignoti militanti nazi-fascisti. Stavolta la svastica l’hanno disegnata nel campo di fronte a casa, nella zona di Baragalla, dove Cosimo solitamente porta a spasso il suo cane. Probabilmente l’incursione è avvenuta ieri notte, poiché Pederzoli si è accorto della svastica alle 11 di stamattina. Da lì la chiamata alla Digos per l’ennesima denuncia.

«Una svastica di 5 metri e mezzo per 5 metri - spiega il responsabile del circolo Sel-Loukanikos -, mi ha detto la Digos, con cui sono sempre in contatto. Il segno è stato fatto con una specie di sostanza farinosa, tipo gesso, di colore azzurro-turchese. Non è una bella cosa. In generale, a Reggio, non si respira un bel clima. Da un po’ di tempo sento molta tensione. Poi può essere che dopo il corteo di sabato scorso, qualcuno abbia voluto dare un segnale. Ma lo ripeto, l’atmosfera era pesante già da prima. Non leggo il gesto come una minaccia, però non sono sereno: a novembre sull’auto, a dicembre sulla porta di casa e ora sul prato. La Digos sta lavorando bene e ho amici che sono pronti a fare le ronde nel quartiere, anche se li ho frenati. Tuttavia, la sera, quando porterò fuori di nuovo il cane, mi guarderò le spalle. Starò un po’ più attento. Perché magari la colpa è di un ragazzino che non ha nulla da fare, ma a livello psicologico non è piacevole. In realtà, nessuno dovrebbe essere troppo tranquillo. Ci sono persone che si sentono autorizzate a compiere gesti del genere».