Tentata violenza, accusa il papà dell’amica

L’uomo avrebbe tentato di palpeggiare la 16enne. La madre ha deciso di sporgere denuncia. Il gip dispone gli arresti domiciliari

di Alessandra Codeluppi

Emerge una controversa e delicata vicenda giudiziaria in Val d’Enza, che vede protagonisti un’adolescente e il padre di una sua amica. Lei ha riferito nei mesi scorsi di essere stata vittima di pesanti attenzioni da parte di lui, un uomo molto più vecchio (li separano quarant’anni).

La ragazza, che ha 16 anni, lo ha accusato di averle rivolto avances sessuali invasive: il padre di famiglia, un 57enne, avrebbe infatti allungato le mani su di lei e cercato di palpeggiarla.

Ieri l’uomo, sentito davanti al giudice, ha respinto ogni addebito e ha parlato di un equivoco. Gli approfondimenti investigativi sono iniziati dopo che, nei mesi scorsi, la giovane ha raccontato l’episodio a sfondo sessuale che avrebbe subito, e che sarebbe avvenuto in una casa in Val d’Enza, alla propria famiglia.

La madre ha deciso di sporgere denuncia, segnalando quanto avrebbe subito la giovane figlia.

I carabinieri, coordinati dal pm Valentina Salvi, hanno avviato le indagini.

All’esito degli accertamenti, per l’uomo la Procura ha formulato l’ipotesi di reato di tentata violenza sessuale, e ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare.

Il gip Dario De Luca ha accolto la richiesta, disponendo per lui gli arresti domiciliari, scattati nei giorni scorsi, ai quali hanno dato esecuzione i carabinieri.

Ieri l’indagato, che non ha precedenti penali e lavora come dipendente di un’azienda, è comparso davanti al giudice De Luca per sottoporsi all’interrogatorio di garanzia.

Il 57enne ha risposto a tutte le domande, dando la propria versione dei fatti.

A proposito della contestazione - che riguarda un singolo tentato episodio di palpeggiamenti - ha negato con decisione ogni addebito: "Si è venuto a creare un equivoco", ha detto in aula. L’avvocato difensore dell’uomo ha chiesto un alleggerimento della misura cautelare, domandando che lui possa avere la possibilità di andare al lavoro: su questo punto il giudice si è riservato la decisione.

Al momento la difesa mantiene stretto riserbo sulla vicenda: le indagini sono in corso e la linea al momento è quella di smontare l’ipotesi accusatoria, che l’indagato ieri ha rigettato del tutto, negando ogni addebito e dicendosi anche "molto provato" dal peso che questa vicenda ha avuto su di lui.