Vaccino Covid: a Reggio Emilia lo hanno fanno 'furbetti' senza diritto

Non tutti gli 8.837 che in questi giorni si sono sottoposti all'inoculazione avevano i requisiti di priorità. Colpa di una falla nel sistema di prenotazione: il link girava su Facebook e Whattsapp. L'Ausl: "Accesso bloccato, valutiamo azioni legali"

Covid Veneto, bollettino 27 aprile: 848 contagi, 36 decessi.

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Reggio Emilia, 14 gennaio 2020 - A Reggio Emilia spuntano i 'furbetti' del vaccino anti Covid: ovverso persone che lo hanno già fatto pur non avendo i requisiti di priorità stabiliti dal governo. Lo denuncia il direttore dell'Azienda sanitaria reggiana, Cristina Marchesi, dicendosi "davvero amareggiata" per l'accaduto.

Una falla nel sistema di prenotazione

Non tutti gli 8.837 cittadini reggiani che in questi giorni si sono sottoposti all'inoculazione nell'hub provinciale delle fiere ne avevano diritto, insomma, perché una falla nel sistema di prenotazione messo a punto dell'Ausl ha aperto la strada anche a chi non apparteneva alle categorie con priorità in questa prima fase della campagna vaccinale: medici, infermieri, esterni che lavorano a vario titolo (addetti alle pulizie, alla mensa, artigiani) nelle strutture sanitarie e volontari del soccorso o impiegati in altri servizi (come il check point in ospedale) che operano gomito a gomito con i camici bianchi.

Il link diffuso su Facebook e Whattsapp

Tutto è iniziato martedì scorso, quando all'appuntamento per la vaccinazione si è presentato un cittadino - poi rimandato indietro - che ha ammesso di non svolgere alcuna attività professionale o di volontariato tale da conferirgli un diritto di priorità. Le verifiche attivate subito dopo dall'azienda Usl hanno fatto scoprire così che il link di registrazione per l'accesso al vaccino, inviato ai dipendenti tramite la rete aziendale e fornito a presidenti delle associazioni di volontariato e alle aziende che lavorano con la sanità con la precisa indicazione di non divulgarlo, era invece finito su Facebook e Whatsapp, dove chiunque poteva utilizzarlo. "Alle 7 di ieri mattina - informa Marchesi - il link è stato bloccato e ora controlliamo tutti coloro che accedono alle fiere sulla base di elenchi caricati manualmente, ma non possiamo escludere che qualcuno si sia 'imbucato' in modo fraudolento".

L'Ausl valuta azioni legali

La direzione dell'Azienda Usl di Reggio Emilia precisa con una nota che nella giornata di ieri sono state "diffuse in modo improprio, da parte di soggetti privati di cui ancora non si conosce l'identità,  le modalità informatiche per la prenotazione della vaccinazione anti Covid riservata alle categorie aventi diritto previste dalla fase 1".

L'accesso è stato immediatamente bloccato e le liste di prenotazione verificate al fine di garantire la correttezza degli aventi diritto. Si è trattato quindi di un fenomeno limitato a "pochissime persone", subito disattivato, con la modifica delle modalità di prenotazione. L'Azienda si riserva di valutare eventuali azioni legali nei confronti di coloro che hanno impropriamente diffuso le modalità di prenotazione. "Al di là di questo piccolo disguido, l'Azienda, dall'inizio della campagna, ha vaccinato oltre 11.000 persone".