Viale Ramazzini show: "Bello percorrerlo"

Famiglie e cittadini ’in gita’ sulla strada riaperta di fianco alle ex Officine Reggiane: "Ora però riqualificate anche le fabbriche"

Come se la striscia d’asfalto fosse di cristallo, le macchine ieri percorrevano il nuovo braccio di viale Ramazzini all’interno delle ex Officine Reggiane a passo d’uomo, quasi a non voler rompere l’incantesimo. Prima dal Campovolo in direzione centro per l’infanzia Malaguzzi. Quindi, dopo aver completato tutta la la rotatoria, si torna indietro. Nessun metro, nessuna corsia è rimasta inesplorata in questo primo giorno di riapertura. "Siamo venuti apposta per vederla", sorride Pasquale Malvaso, in macchina assieme ai suoi figli. È l’attrazione della domenica il tratto di 500 metri riqualificato grazie a un intervento di più di tre milioni di euro, nuovamente transitabile dopo 90 anni. "Questa zona, questi capannoni, erano pieni di sbandati, adesso con il movimento che ci sarà, con le telecamere installate, si spera che tutto questo finisca". Anche Antonio Accettura a bordo del suo scooter si è organizzato il pomeriggio attraversando la storia: "Il quartiere era off limits, stavo proprio facendo la strada per vedere quanto tempo si recupera per arrivare alla stazione. L’importante comunque che sia il primo passo verso la totale rigenerazione, questi ruderi di fianco non devono più esserci". E d’altronde lo stesso sindaco Luca Vecchi, in occasione dell’inaugurazione, ha sottolineato come "non ci limitiamo ad aprire una strada chiusa da tempo, ma l’intervento rappresenta uno spartiacque tra il prima e il dopo nella storia di rigenerazione di quest’area, afflitta in passato da insicurezza e degrado".

Non mancano peraltro le perplessità. Gabriele Beltrame plaude alla arteria ritrovata, ma fa presente che la vera svolta sarebbe fluidificare quello che lui chiama ’il blocco di Reggio’, la via di fianco al Campovolo: "Negli orari di punta tutte queste vie confluiscono lì e si forma una coda lunga cinque-sei chilometri. Praticamente la parte sud della città si riversa nella zona nord, e questo asse contribuirà all’ingorgo. La strada adesso è molto bella, ma non risolve il nodo del traffico". Compiaciuti invece Giorgio Luca e Merab: "Non l’avevo mai vista, mi sembra sia stato fatto un ottimo lavoro, speriamo possa servire a eliminare gli spacciatori che c’erano nei capannoni abbandonati". Anche per Matteo e Vincenzo il valore aggiunto del nuovo viale Ramazzini è l’avvio della riqualificazione della zona, mentre sul fronte del collegamento secondo loro l’opera non sposta molto: "È un quartiere chiuso, la strada adesso in sé è bella, ma solo se valorizzano le fabbriche qui attorno potrebbe avere un senso". Ora al regalo alla città manca solo il fiocco: il passaggio in commissione toponomastica per intitolare il viale alle ‘Officine meccaniche reggiane’: "Sarebbe il modo migliore per annunciare che Reggio si riappropria di questo agglomerato urbano", sentenzia una coppia di ragazzi in monopattino diretta al Mapei stadium.

Gianpaolo Annese