Reggio Emilia, ecco la biblioteca Capitolare. Un tesoro di carta

Viaggio nei locali che ospiteranno 12mila volumi antichi. "Aprirà a Natale"

La sala dove torneranno i volumi antichi usata per consultare ma anche per conferenze

La sala dove torneranno i volumi antichi usata per consultare ma anche per conferenze

Reggio Emilia, 22 aprile 2019 - Reggio avrà la sua piccola Malatestiana. Non sarà come la biblioteca monastica umanistica di Cesena – la prima civica d’Italia e d’Europa – considerata la più bella del mondo, ma la nostra avrà poco da invidiare. Dopo sessantasei anni riaprirà la storica Biblioteca Capitolare che rifiorirà nel Palazzo dei Canonici, nel cuore della città, tra il Duomo, Palazzo Vescovile, piazza Prampolini, via Toschi, piazza San Prospero e Broletto. Una dimora quattrocentesca eretta nel 1445 da Antonio Casotti (mentre la facciata sulla piazza risale al 1786 per opera di Francesco Fontanesi). 

La capitolare sarà restaurata per volere del vescovo Massimo Camisasca che riporterà così il patrimonio librario diocesano nella sua casa originale fondata dai Padri Cappuccini. Dopo che nel ’53 per la chiusura della storica biblioteca venne trasferita tra gli scaffali del Seminario dove tra poco sorgerà il nuovo polo universitario. Il progetto preliminare è già nero su bianco, con tanto di rendering e primi lavori cominciati, ed è curato dall’architetto Marco Valli. Si chiamerà ‘Biblioteca Teologica Città di Reggio’. E aprirà le sue porte, se tutto filerà liscio, il prossimo 17 dicembre. «Il sogno – confida il Vescovo – è quello di fare un regalo di Natale alla città». 

Il restauro prevede il recupero dei tre ambienti che affacciano su piazza Prampolini, costituti da un ingresso che è un vero spettacolo per gli occhi e per l’anima, ossia il porticato quattrocentesco al secondo piano di Palazzo Canonici. Esattamente sopra Broletto. Quale reggiano non ha mai riversato il naso all’insù attraversando il vicolo simbolo di Reggio? Ebbene sì, proprio quel loggiato con archi a tutto sesto poggianti su colonne con capitelli in arenaria. Uno scenario da sogno che rappresenterà l’ambiente di ingresso della nuova Capitolare. E vi assicuriamo – noi che abbiamo avuto la fortuna, forse rara per i reggiani viventi (essendo inaccessibile dal ’53), di esserci saliti in anteprima – che è un gioiello. Vedere sotto Broletto da… sopra Broletto. Il tiburio che racchiude la cupola del Duomo per esempio, da sotto non si vede, ma da sopra sì. All'interno della Capitolare saranno poi recuperate due sale attigue.

La prima, quella più piccola, sarà destinata alla consultazione e avrà una postazione con un addetto al servizio. La seconda, quella più grande, avrà la funzione di conservazione. In cui saranno collocati i fondi librari e i preziosi manoscritti di cui tratteremo a parte in queste pagine. Una sala meravigliosa – con un altare sorretto da due colonne di marmo e capitelli in oro che lascia a bocca aperta – che ospiterà non solo libri. Ma anche piccoli eventi culturali, presentazioni o conferenze. Sarà tutto modernizzato, ma nel rispetto della storia, dall’impianto di riscaldamento che verrà realizzato a pavimento, fino all’illuminazione. Una nuova luce per un pezzo importante di storia reggiana.