Il capolavoro del Correggio "Ritratto di giovane donna" arriva ai Chiostri di San Pietro

Il dipinto del Rinascimento è stato prestato eccezionalmente dal museo Ermitage di San Pietroburgo

Il sindaco Luca Vecchi davanti al celebre dipinto del '500

Il sindaco Luca Vecchi davanti al celebre dipinto del '500

Reggio Emilia, 22 ottobre 2019 - Per cinque mesi, dal 24 ottobre all’8 marzo 2020, i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia accoglieranno uno dei capolavori del Rinascimento: il 'Ritratto di giovane donna' del Correggio, al secolo Antonio Allegri. L’opera, eccezionale prestito dal Museo Ermitage di San Pietroburgo, giunge in una delle terre d’elezione dell’artista reggiano, a cinque secoli dalla sua esecuzione, attorno al 1520, grazie a un accordo firmato dalla città di Reggio Emilia e dalla Fondazione Palazzo Magnani con l’istituzione russa.

L’evento - curato da Claudio Franzoni e Pierluca Nardoni insieme al Museo Ermitage con il patrocinio di Ermitage Italia e in collaborazione con Villaggio Globale International - si preannuncia come qualcosa di unico e prestigioso per l’intera città emiliana e per i tanti che non si lasceranno sfuggire la visione dal vivo di una delle più celebri opere correggesche, dipinto di enigmatico fascino, uno dei tanti capolavori del genio italiano poi “emigrati” all’estero. Il celebre quadro è certamente il più importante ritratto eseguito dal pittore. Nulla si sa della committenza e delle successive vicende collezionistiche del quadro: la sua prima apparizione moderna è nella raccolta del principe Jusupov nella Russia dei primi anni del Novecento. Circa un secolo fa, gli studiosi si accorsero di uno degli aspetti più singolari del dipinto, ovvero della scritta che corre lungo il bordo della tazza d’oro nelle mani della ragazza: una citazione dell’Odissea di Omero che testimonia quanto il committente appartenesse a un contesto culturale di alto livello, appassionato prima di tutto di letteratura classica. Unitamente al dipinto sarà esposta una pregiata edizione del 1524 dell’Odissea di Omero, grazie al prestito concesso dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, che permetterà di evidenziare il passo a cui il dipinto fa riferimento.