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Politica

Fine campagna elettorale a Reggio Emilia: Tarquini invoca l’alternanza, Massari promette nuove energie

L’avvocato che guida il centrodestra parla di una città peggiorata: "Abbiamo un’occasione storica". Il medico in pensione guarda agli alleati: "Bypassate le divisioni per lavorare sul bene comune". Sfilata di capilista sui palchi

Giovanni Tarquini, alla guida della coalizione  di centrodestra,  con i coordinatori  dei partiti a sostegno

Giovanni Tarquini, alla guida della coalizione di centrodestra, con i coordinatori dei partiti a sostegno

Reggio Emilia, 7 giugno 2024 – Una sola piazza per il testa a testa finale della campagna elettorale. Giovanni Tarquini, candidato del centrodestra, e poi Marco Massari, centrosinistra, hanno calcato il palco di piazza San Prospero negli ultimi due giorni per salutare elettori e simpatizzanti prima del voto di domani e dopodomani.

Centrodestra

Giovedì sera è stata la volta dell’avvocato che ha lanciato il guanto di sfida con la sua lista civica all’attuale amministrazione targata dem, col sostegno di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Ore 20, happy hour.

Piazza dei Leoni aleggia su ritmi da mare e chiringuito, è solo un assaggio di quella che sarà l’animazione de Lo Zoo di 105. "Questo è il clima festoso che intendiamo restituire alla città – il protagonista della serata, Tarquini, sale sul palco tra gli applausi – e vogliamo farlo seguendo non la politica del ‘con noi o contro di noi’: noi lavoreremo con noi e per voi".

"Stiamo offrendo un’alternativa a un sistema a cui ormai siamo abituati e che ha creato, passatemi il termine, delle incrostazioni – continua –. Nei problemi però bisogna entrarci davvero, senza che la paura venga strumentalizzata affinché nulla cambi". Poi la stoccata finale: "Reggio sta vivendo un percorso senza dubbio in negativo – dice Tarquini – e per invertirlo occorre che da qui, oggi, parta un messaggio chiaro: la democrazia è alternanza tra chi governa, solo così si può dare nuova luce ai problemi. Abbiamo un’occasione storica per far sì che questa città, per l’appunto, cambi musica".

Se volete davvero cambiare la nostra Reggio, sabato alzatevi e andate a votare. Altrimenti, se vi va bene questo senso di insicurezza e un centro storico deserto, andate pure al mare" è l’invito tranchant di Gianluca Nicolini, coordinatore provinciale di Forza Italia. "Dateci la possibilità di cambiare Reggio come stiamo cambiando l’Italia con Giorgia Meloni" rincara Gianluca Vinci, deputato per Fratelli d’Italia. La visione si allarga sulle concomitanti elezioni europee e l’appello del candidato Antonio Cenini (Forza Italia) a "riprendersi anche l’Europa". "Reggio Emilia può scrivere una grande pagina di storia – aggiunge l’onorevole Ferro –. Serve il coraggio di cambiare una squadra che ha già governato per troppi anni. Questo è l’ultimo miglio per moltiplicare i consensi e far sì che la politica riacquisti credibilità".

Marco Massari,  candidato sindaco  del centrosinistra,  con i rappresentanti  delle liste a suo sostegno
Marco Massari, candidato sindaco del centrosinistra, con i rappresentanti delle liste a suo sostegno

Centrosinistra

Oggi, ore 18: smontato un palco ne ricompare un altro. L’approccio è più tenue sulle note dei Beatles, con le sedie sistemate davanti al palco che in poco tempo si riempiono, così la gente inizia ad attendere in piedi. Nel frattempo, ricompaiono i cartelli formato-amministrative 2019 con su scritto ‘Birette per Massari’, o ancora ‘Ciclisti per Massari’. L’ex responsabile del reparto malattie infettive del Santa Maria Nuova prende posto sul palco assieme ai rappresentanti di liste e partiti che lo sostengono (Sinistra in Comune, Pd, Siamo Reggio-Marco Massari sindaco, Europa Verde e Possibile, Movimento 5 Stelle, Uniti per Reggio, Azione). Qui vengono snocciolati i capisaldi del programma e, in alcuni frangenti, si parla francamente e senza imbarazzo di alleanze locali che fino a pochi anni fa sarebbero state a dir poco improbabili, bypassate per "il bene della comunità, lavorando su ciò che ci unisce e non ciò che ci divide". Doveroso poi il riferimento alle europee, come occasione per "salvaguardare le nostre libertà".

Lascio un mestiere che mi ha appassionato – esordisce Massari – ma credo che quello politico sia come un’estensione del lavoro di medico". "Viviamo un periodo complesso – prosegue –. Dalla transizione verde, alle diseguaglianze e la povertà, per non parlare dell’inverno demografico. Io soffro – fa un inciso – quando vedo la sanità pubblica così definanziata e non vedo, nella gente, abbastanza rabbia. L’operatore sanitario deve tornare a essere alleato del cittadino e non la sua controparte".

"Sono battaglie nazionali – aggiunge – di cui però dobbiamo iniziare a farci carico". "La mia candidatura credo abbia messo in moto energie diverse – continua –. La nostra città infatti è piena di competenze, devono solo essere motivate. Contesto fermamente la narrazione di Reggio come città spenta, morta. Non è così: negli incontri coi cittadini ho visto solo ricchezza e sì, anche ferite da curare, ma essere cupi non porta a nulla. Abbiamo tutte le basi per costruire un futuro in sintonia con la complessità del mondo".

Ospite d’eccezione in questo caso è Matteo Lepore, sindaco di Bologna: "Come sinistra, dobbiamo affermare un diritto importante: quello alla fragilità – ha detto –. Non significa essere deboli, ma anzi che la comunità deve essere in grado di sorreggerti. Donne, adolescenti, nuovi cittadini: sono il futuro del nostro Paese ed è con loro che va creato un patto di cittadinanza. Alla corsa all’individualismo dobbiamo contrapporre la cultura della solidarietà, sul territorio. Perché è da qui che si cambiano davvero le cose, anche a livello nazionale".