"Allontanati dal ’nostro’ bar perché non consumiamo abbastanza"

L’ex candidato sindaco: "Ci ritroviamo lì da 60 anni, è sempre stato un luogo di aggregazione, ora cambiamo"

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"I bar sono da sempre un luogo di aggregazione sociale. Non si possono far sloggiare i cittadini se non continuano a fare nuove ordinazioni". E’ in sintesi (nostra) il senso della protesta dell’ex candidato sindaco di centrodestra Alfonso Vasini. Da sempre frequentatore, con altri bellariesi storici di un noto caffè dell’Isola dei Platani. "Correva l’ anno 1956 quando un gruppo di amici (tutti bellariesi) elessero un bar cittadino, appena aperto al pubblico, come luogo dei propri ritrovi di fine settimana. Quegli amici si incontravano tutti i sabati e le domeniche, dalle 10,30 alle 11,30, per il piacere di rivedersi, di parlare dei più svariati argomenti e anche di contarsi. Da allora sono trascorsi molti anni, quel bar ha cambiato diverse gestioni con alterna fortuna, il gruppo di amici è andato riducendosi sempre più per ragioni naturali. Ma gli altri che, seppur invecchiati e precari di salute hanno continuato a vedersi, immaginato e sviluppato bozze di progetti, finora inascoltati.

Forse è in virtù di questo spirito che vengono ricordati come i ’senatori’ (cioè uomini saggi, affidabili e, tutto sommato, simpatici ai più). L’altra domenica, poco prima di accomiatarsi dopo la solita chiacchierata e la tradizionale tazzina di caffè, si è avvicinata al tavolino una delle graziose ragazze preposte al servizio dei clienti la quale, con un imbarazzato sorriso, chiese agli amici se volessero ripetere l’ordinazione. Inutile descrivere la sorpresa dei ’senatori’. Non credo però che l’iniziativa sia stata della ragazza; forse i ’senatori’ non sono più interessanti come clienti agli occhi dei gestori e forse è giunto il momento di consumare un buon caffè presso un altro bar cittadino che sia aperto all’ aggregazione sociale, come i bar di un tempo".