Bimbi in classe, didattica a distanza in tilt

La gioia degli alunni che ieri sono potuti rientrare a scuola. Alle medie lezioni online spesso interrotte per sovraccarico di linee

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Sorrisi e abbracci tra i bambini al rientro in classe dopo un mese di lezioni a casa in Dad. Con il distanziamento gli abbracci non sono consentiti, ma ieri mattina era francamente difficile fermare la gioia dei bambini che ritrovavano i propri compagni alle materne, elementari fino alla prima media. Tutto bene o quasi. Il primo giorno in classe non ha riservato solo gioie, ma anche dolori ai professori delle scuole medie. "Purtroppo alle medie sono tornati in classe solo gli studenti delle prime - premette la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo XX Settembre, Lara Verzola -, e questo ha comportato una didattica mista, in presenza e a distanza per le rimanenti classi ancora in Dad. Ma i professori sono i medesimi e devono pertanto stare a scuola da dove svolgono anche le lezioni in Dad. Questo sovraccarica le linee e i problemi di connessione non mancano affatto". Stesse difficoltà nell’Istituto comprensivo del Centro storico dove dirigente è Lorella Camporesi. "Per la scuola primaria e dell’infanzia ci siamo organizzati come già da protocollo di inizio anno. E’ stato un po’ più complicato per la scuola media dove entrano solo le prime. Abbiamo dovuto rivedere l’orario dei docenti, perché possano lavorare con le prime in presenza, e con le seconde e le terze invece a distanza". Le difficoltà non sono mancate. "Da un punto di vista organizzativo, la decisione di far rientrare solo le classi prime alle medie, non si sta rivelando azzeccata - riprende Verzola -. Mi auguro che le seconde e le terze possano rientrare quanto prima". Chi è rientrato ieri ha ripreso da dove si era fermato. I protocolli nelle scuole sono chiari e ricalcano quanto i bambini e gli studenti hanno imparato nella prima parte dell’anno, dai percorsi colorati per l’accesso, alle norme da tenere all’interno dei plessi. Ma c’è un elemento in più che potrà essere sfruttato nei prossimi mesi. "Gli spazi esterni - riprende Verzola -. Con l’arrivo della primavera potremo utilizzare sempre più gli spazi esterni che nel nostro caso sono già stati organizzati e predisposti per le attività. Già ieri diverse classi hanno svolto attività all’aperto". Saranno spazi aggiuntivi che consentiranno anche una maggiore sicurezza essendo all’aperto e in zone ampie. Nel frattempo alcuni genitori si sono spinti a ringraziare via mail l’Istituto comprensivo Centro storico per quanto fatto fino ad ora. Ieri nella sola Rimini sono stati oltre 11mila gli alunni tornati in classe o nelle sezioni. A Riccione sono stati in 3mila ad affollare i plessi deserti nel mese di marzo. "Il ritorno a scuola dei nostri bambini e ragazzi segna un inizio di normalità per tutti - dice l’assessore ai Servizi Educativi, Alessandra Battarra -. La scuola ha dimostrato di essere un luogo sicuro per i nostri figli perché l’impegno al rispetto delle regole è stato massimo da parte di tutti, dirigenti, docenti e educatrici e personale ausiliario".

Andrea Oliva