San Marino, 31 ottobre 2024 . Massacrato, seviziato e abbandonato in fin di vita in un cassonetto. A raccontare il grave episodio avvenuto pochi giorni fa a San Marino ai danni di un cane di razza Alaskan Malamute è l’Associazione protezione animali del Titano. Ch
e mette a conoscenza del fatto accaduto, e sul quale stanno indagando le forze dell’ordine, ma pone l’accento anche sulle pene giudicate troppo blande verso chi commette questi reati. "Siamo sdegnati – dicono dall’Apas – e preoccupati per un atto così grave e di una violenza inaudita. Ci auguriamo che il colpevole del reato, al termine delle indagini che sono ancora in corso, venga perseguito penalmente e naturalmente che ci sia il sequestro immediato del cane".
Che ora sta meglio, è in netta ripresa, ma la prognosi resta ancora riservata. Brutali i colpi subiti. "Noi continuiamo a monitorare la vicenda – assicurano dalla protezione animali sammarinese – E, nel caso, siamo anche pronti a costituirci parte civile nel relativo procedimento penale. Naturalmente, quando starà meglio, ci rendiamo disponibili ad accogliere l’animale". Ma l’Apas guarda anche oltre l’ennesimo episodio di violenza. E chiede che vengano inasprite le pene. "Da anni sensibilizziamo le istituzioni – dicono – sulla necessità di modificare e aggiornare la normativa penale sammarinese a tutela degli animali e di inasprire le pene che non solo sono blande e quindi con scarsa efficacia deterrente, ma spesso le condanne, anche in caso di dolo e indubbia integrazione di reato, non applicano mai il massimo della pena".
La norma che punisce chi maltratta, abbandona, trascura o uccide un animale nella Repubblica di San Marino risale al 2003 "e richiede fortemente di essere rivista, prevedendo una recrudescenza delle pene così come avvenuto in Italia, dove infatti la normativa corrispondente nel frattempo si è aggiornata, comminando la reclusione fino a 18 mesi e multe fino a 30.000 euro per chi uccide o maltratta un animale". Una vicenda, quella raccontata dall’Apas, che ha scatenato tanta rabbia sul Titano.
"La violenza contro gli animali è un problema sociale e morale – sottolineano dall’Apas – che richiede attenzione e azioni concrete da parte della società e soprattutto delle istituzioni".