Case sfitte e alberghi per i profughi ucraini

Bellaria si mobilita per accogliere centinaia di sfollati in arrivo . I volontari: "Stiamo creando una rete per accoglierli al meglio"

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Privati e albergatori in azione per aiutare gli ucraini residenti a Bellaria Igea Marina e quelli che stanno cercando di raggiungerli per fuggire dalla guerra scatenata da Putin. In città la comunità ucraina è la seconda più numerosa della provincia di Rimini, con oltre 200 cittadini presenti. In azione ci sono già un gruppo di ragazze e tanti volontari, compresi i consiglieri comunali come Matteo Stievano e Francesco Grassi: "Accanto alle iniziative comunali, della Caritas e della Protezione Civile, dopo la manifestazione di due settimane fa si è creato un piccolo movimento a Bellaria Igea Marina. Alcune donne con bambini ci hanno chiesto aiuto, e molti bellariesi hanno già chiesto informazioni per poter diventare volontari e mettere a loro disposizione case sfitte e locali. Siamo rimasti molto sorpresi, positivamente, di tutta questa solidarietà".

Da qualche giorno anche gli albergatori hanno iniziato a fare un giro di chiamate e messaggi, per capire quali alloggi poter donare per chi è in arrivo dall’Ucraina. "Sono principalmente donne e ragazze con bambini _ dicono le referenti ucraine residenti in zona _ solo in rari casi si tratta di padri e nonni che hanno bisogno di cure sanitarie. Stiamo creando una bella rete con le realtà alberghiere. Al momento due alberghi a Viserba sono stati riempiti, ma sappiamo che ci sono anche alcuni imprenditori di Igea Marina e Bellaria che si stanno interessando per offrirci delle sistemazioni". In città le richieste sono in aumento. "I residenti ucraini hanno familiari e conoscenti in arrivo_ spiegano i consiglieri comunali _ Molte situazioni non fanno capo al Comune. Il 40% della popolazione ucraina qui, si sta muovendo per canali privati e cerchiamo di stare loro vicini per monitorare tutti".

Altra emergenza è legata alla raccolta di medicinali, cibo e arredi. "Da una parte stiamo organizzando le spedizioni per l’Ucraina _ dicono i volontari _ servono medicinali, anche di primo soccorso, ma la richiesta più alta è per il cibo per bambini e animali. A livello locale servono poi materassi e coperte". Tra le prossime azioni che verranno messe in campo a Bellaria Igea Marina, un corso di italiano per ucraini. I volontari stanno cercando i locali dove tenere le lezioni: la richiesta sarà rivolta in primis alle parrocchie e poi a Comune e privati. Per informazioni e aiuto basta telefonare al numero 333.3777733.

Rita Celli