
C’è l’auto da spostare e scoppia la zuffa. Arrestati per resistenza due giostrai
Avrebbe dovuto essere un mercatino del lunedì come tanti altri, quello al parco Regina Margherita a Rivazzurra. E, invece, durante un intervento della polizia locale in borghese è scoppiato il caos. Tutto sarebbe nato per un’auto spostata. Una delle tante parcheggiate nel parco per il mercatino che gli agenti della municipale avrebbero chiesto di rimuovere a un 35enne che si trovava nella cabina degli autoscontri. Da qui, però, sarebbe scaturito un acceso diverbio tra l’uomo e gli agenti in borghese che, secondo la ricostruzione degli investigatore, sarebbero stati avvicinati in maniera minacciosa dal 35enne, che avrebbe anche sputato – nel parlare animosamente – in faccia alle forze dell’ordine.
La situazione è poi presto degenerata quando gli agenti hanno iniziato a richiedere le generalità del 35enne per identificarlo. Al rifiuto reiterato del 35enne, residente a Misano, allora gli agenti lo avrebbero ammanettato al polso sinistro, ma lo stesso a questo punto si sarebbe rifiutato ancora di seguire gli agenti in auto per gli accertamenti di rito. La lite, però, era solo all’inizio. Il tranquillo lunedì sera al mercatino di Rivazzurra infatti si è infiammato quando attorno al 35enne e gli agenti si è presto creato un gruppetto di persone, amici e parenti del 35enne oltre ai figli piccoli in forte stato di agitazione. Il parpiglia, con le persone serrate intorno agli agenti con tanto di video col telefonino per persuaderli a lasciare andare il 35enne e il coinvolto che avrebbe anche morso mani e gomiti agli agenti, ha così innescato una escalation che, alla fine, ha reso necessario anche l’intervento dei carabinieri. Prima, però, gli agenti della polizia locale sarebbero riusciti a convincere il 35enne a seguirli in auto, salvo poi vedersi raggiungere dal fratello dell’uomo, un 33enne che sempre secondo le ricostruzioni avrebbe invece fatto uscire con violenza un agente della municipale dall’auto su cui si trovava il fratello per poi salire a propria volta, prima di allontanarsi quando sul posto arrivava una gazzella dei carabinieri. Al termine del parapiglia, con il placarsi degli animi, l’uomo di 35 anni è stato trasferito negli uffici della polizia giudiziaria, mentre il fratello si è consegnato spontaneamente più tardi.
A seguito degli accertamenti del caso è emerso come i due sarebbero stati gravati da vecchi precedenti penali, tra cui l’accusa di tentato omicidio per fatti di 14 nani fa. I due uomini sono stati così arrestati per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e trasferiti per una notte in carcere in attesa del processo per direttissima. L’udienza, svoltasi ieri in Tribunale, è quindi terminata con la convalida dell’arresto per i due fratelli, difesi entrambi dall’avvocato Maria Luisa Trippitelli, ma il giudice ne ha disposto la rimessa in libertà alla luce della condotta tenuta dopo l’arresto e in considerazione che i fratelli si sono poi anche scusati con gli agenti per il comportamento tenuto durante la festa al parco.