Petizione Alpini, 11mila firme in 12 ore per sospendere le Adunate

Lanciata su Change.org da Micol Schiavon, nasce in seguito alle denunce per molestie sessuali di Rimini. Il sindaco: "Rivorrei l'Adunata il prima possibile". La protesta arriva fino a Torino, con scritte offensive sui muri del centro

Un momento della sfilata degli Alpini a Rimini

Un momento della sfilata degli Alpini a Rimini

Bologna, 11 maggio 2022 - In 12 ore sono state raccolte 11mila firme su una petizione online su Change.org (lanciata da Micol Schiavon) per chiedere la "sospensione di tutte le adunate degli Alpini, a causa delle molestie verificatesi nelle città ospitanti".

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"Vogliamo la sospensione delle adunate annuali degli alpini per 2 anni". È questa la richiesta dopo i fatti di Rimini, ovvero le denunce di molestie sessuali, emerse durante la giornata di ieri dall'associazione femminsta 'Nonunadimeno', con le numerose dichiarazioni di personalià del mondo della politica, ma anche del ministro Guerini che ha definito i fatti "gravissimi". E nella serata, inoltre, è arrivata anche la prima vera denuncia fatta da una ragazza di 26 anni ai carabinieri. Oggi, invece, a riguardo si è espressa la per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti: ""Quanto è accaduto, quanto viene riportato dalla cronaca è gravissimo, inaccettabile per le istituzioni e in particolare per uomini che sono e devono essere al servizio dello Stato".

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Nella petizione si legge "ogni anno la seconda settimana di maggio si tiene l'adunata degli Alpini in una città prescelta dal Consiglio Nazionale degli Alpini. L'ultima adunata (2022) si è tenuta a Rimini e nel giro di poche ore sono state esposte più di 150 denunce da parte di donne e minoranze alle attiviste di NonUnaDiMeno, le quali hanno raccolto testimonianze sconcertanti riguardo al comportamento irrispettoso, sessista e violento degli  Alpini, i quali non si sono limitati alle molestie verbali ma sono arrivati a molestare fisicamente anche delle ragazze minorenni". Come ricorda l'autrice della petizione, "non è la prima volta che questo accade: ogni anno emergono episodi di questo genere eppure continuiamo ad accettare che questo evento abbia luogo, rendendo ancora più insicure le strade delle città italiane per le donne e per le minoranze".

Schiavon conclude con la richiesta di "sospendere per 2 anni le adunate degli Alpini in modo tale da dare un chiaro segnale che in quanto cittadini non siamo più disposti ad accettare un comportamento simile, svilente per le donne e per tutte le minoranze. Vogliamo che tutti si sentano liberi di occupare le città senza sentirsi minacciati e in pericolo. È necessario che il Consiglio degli Alpini prenda dei seri provvedimenti, soprattutto in materia di rieducazione riguardo ai diritti umani: le scuse non sono più sufficienti".

Il sindaco di Rimini: "Rivorrei l'Adunata il prima possibile"

Si dice pronto ad ospitare nuovamente, e il "prima possibile", l'adunata degli Alpini, che ha definito una "festa di civiltà", il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad commentando le polemiche dopo le segnalazioni di molestie verso donne che si sono moltiplicate nei giorni della manifestazione. Fatti che per il primo cittadino sono certi e vanno stigmatizzati, ma che non devono macchiare l'onorabilità delle penne nere. "Sugli Alpini si è creato un clima che non mi piace. Per niente", scrive Sadegholvaad sui social. "Ci sono i fatti, ovvero le segnalazioni e le denunce che hanno peso e gravità anche al di là degli esiti investigativi veri e propri: segnalano un problema culturale precedente ogni eventuale esito giudiziario". Sono "parole che non vanno interpretate, ma credute senza se e senza alcun ma - aggiunge il primo cittadino -. Anche un solo gesto o comportamento sessista è di troppo e inaccettabile".

Per il primo cittadino è però "inaccettabile" il fatto che ora gli alpini vengano "brutalmente colpevolizzati di ogni nefandezza" e riporta il "lavoro che il gruppo dirigente degli Alpini ha fatto e si impegna ancora più a fare per modificare le cose che non vanno, e che sono intollerabili e ingiustificabili in qualunque città e in qualunque spazio della vita accadano".

Da più parti c'è chi chiede di vietare l'adunata degli alpini in ogni città. "Su questo non solo non seguo la tesi - dichiara il sindaco Jamil Sadegholvaad -, ma rivendico la straordinarietà dell'evento di Rimini, il clima di festa, la partecipazione sincera e entusiasta dei cittadini di Rimini, l'impegno che migliaia di riminesi hanno messo giorno e notte perché tutto fosse bello e accogliente". Il primo cittadino invita a fare "analisi più complesse e complete, in cui la sacrosanta protezione delle vittime di molestie, non sovrasta nel giudizio una grande festa popolare che è stata anche una festa di civiltà e di sostanziale comportamento rispettoso nei confronti della comunità riminese". "Io come sindaco di Rimini - chiosa - sto dalla parte della complessità e voglio ascoltare quelle voci e vorrei che l'Adunata degli Alpini potesse tornare a Rimini prima possibile".

Torino, scritte offensive sui muri del centro

Intanto, la protesta contro gli Alpini per le presunte molestie avvenute durante il raduno di Rimini è arrivata sui muri di Torino. Nella zona di confine della Ztl del centro, all'incrocio tra via delle Orfane e viale Regina Margherita, è apparsa una scritta offensiva verso il corpo militare italiano.