REDAZIONE RIMINI

Corsie bollenti Tra anziani e bambini in attesa sulle barelle: "Quando ci visitate?"

Il nostro viaggio in pronto soccorso, c’è chi ha aspettato fino a sera. Da lunedì già mille pazienti curati: il numero dei casi è cresciuto . a causa dell’afa e dell’aumento dei turisti, soprattutto anziani.

Corsie bollenti Tra anziani e bambini in attesa sulle barelle: "Quando ci visitate?"

L’attesa al pronto soccorso comincia già fuori dalle porte di ingresso. E’ mezzogiorno, fa caldo, tanto caldo, ma alcuni attendono fuori perché all’interno nonostante la temperatura climatizzata, è una giornata da bollino rosso. C’è la fila davanti al triage. Tutti in attesa di parlare con il medico.

Il giorno più caldo, come è stato ribattezzato, non ha tradito le attese. Le ambulanze vanno e vengono di continuo. Ce ne sono parcheggiate tre, con altrettanti pazienti allettati e già ’scaricati’ e fermi a due passi dall’accettazione. Poco più in là su una sedia un signore ha l’aria rassegnata. "Sono qui dalle 6 del mattino. Devo togliere dei punti, sono un codice ’bianco’ e non so quando riusciranno a visitarmi". Non c’è voglia di protestare vista la quantità di persone, tra cui molte stese sui lettini. Tra codici ’rossi’, ’arancioni’, ’verdi’ si contano almeno 20 allettati. Poi ci sono le persone che attendono la chiamata sulle carrozzine e quelli che aspettano lungo i corridoi o nelle aree di attesa. Un’ondata di pazienti alimentata da quella di calore. Se gli accessi riferiti esclusivamente al caldo sono ogni giorno tra i cinque e i sei, ci sono tanti altri casi in cui il caldo è una aggravante.

Il tabellone luminoso dove dovrebbero comparire i tempi di attesa, a seconda del colore dei casi, è una tavola bianca dove si legge solo la scritta ‘Error’. Così si aspetta, e per alcuni sarà una lunga giornata. "Ho un problema alla mano – racconta Alfio – -e mi sono deciso a farmi vedere. Sono arrivato alle 10 del mattino: mi hanno detto che dovrò avere molta pazienza, che avrei potuto passare la giornata qui. Vediamo, se va avanti così proverò a Riccione o Santarcangelo".

Attende composto anche un ragazzo con il padre disabile. "Purtroppo è emerso un problema e il caldo potrebbe avere influito. Dovremmo avere la priorità, attendiamo che ci chiamino". Nei 30 minuti successivi non è accaduto nulla per il ragazzo, mentre il via vai dagli ambulatori è continuo. Tra persone vittime di incidenti in bicicletta, scooter e auto, arrivano anche varie mamme con i figli, indirizzate al pronto soccorso pediatrico. Si entra e si esce dagli ambulatori o si ritorna dalla radiologia o da altri reparti dove si sono fatti esami, prima di riprendere l’attesa.

I numeri che dà l’Ausl sono da brividi, nonostante la temperatura. Negli ultimi tre giorni gli accessi sono aumentati in modo considerevole, arrivando a circa 350 al giorno per il solo pronto soccorso di Rimini. Nel conto finiscono anche i turisti che sono aumentati negli ultimi giorni influendo sugli accessi al pronto soccorso, soprattutto se si pensa a quelli di una certa età e con patologie. Nelle sale di attesa il tempo scorre. La zona con i codici ’rossi’ (i casi più gravi) è quella che procede più speditamente, mentre in quella dove si concentrano i ‘verdi’ ci si guarda e ci si prepara a trascorrere anche al pomeriggio in corsia. Una signora si avvicina alla madre stesa sul lettino: "Ti vado a prendere qualcosa per pranzo, abbi pazienza". Sì, ne dovrà avere parecchia.

Andrea Oliva