"Daniela avrà una super squadra"

L’imprenditore: "Io vicesindaco? Non ho bisogno di ruoli. L’importante è che il centrosinistra abbia vinto"

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Coordinata l’intera campagna elettorale per conto della coalizione di centrosinistra, l’imprenditore Fabio Ubaldi si appresta a offrire un contributo per formare la "super squadra" che per cinque anni accompagnerà il neosindaco Daniela Angelini (e che sarà pronta entro 15 giorni).

C’è chi la vede nel ruolo di vicesindaco: accetterebbe?

"Non ho bisogno di ruoli, darò un contributo per la super squadra. La domanda ora è inutile. Con Daniela, che conosce il mio pensiero, parlerò al momento giusto, adesso non penso a me, ma alla squadra. Ho fatto ogni cosa senza velleità, ho dato tutto me stesso e tolto tempo alle aziende, perché ho creduto in quello che facevo, non per ricevere qualcosa in cambio. Dovevo solo portare il centrosinistra a vincere. Missione compiuta".

Esulta intanto per il risultato elettorale raggiunto?

"Ho avuto una triplice soddisfazione: la prima è per la vittoria, da coordinatore generale di tutta la campagna elettorale. Sono poi contento perché a vincere è stata Daniela, avevo già proposto la sua candidatura nel 2014, ma non c’erano le condizioni, così proposero me. Anche nel 2017 ho fatto il possibile affinché fosse lei la candidata sindaco, ma chiedeva condizioni, ora rivelatesi vincenti. Sono infine contento anche del mio gruppo, che ha lavorato alla grande. Le civiche erano tante, questa non era la civica del sindaco, quindi con l’8 per cento ha preso tanto. Ho cercato di far prevalere tutte le forze in campo, mi complimento con tutti compreso il M5S, rimasto fuori dal consiglio comunale. Daniele Tomassini è stato straordinario, come la sua consigliera Eleonora Ruggeri, è stato determinante".

Come continua il suo impegno politico?

"In questo frangente ho fatto anche l’operaio, il prossimo impegno che ho è quello di continuare, dove possibile, a dare un apporto affinché Riccione abbia la miglior squadra possibile, anche questo senza velleità. Farò in modo che l’unità d’intenti prosegua. Da soli non andiamo da nessuna parte. Siamo forza, se marciamo uniti e compatti".

Alcuni dicono: chi glielo fa fare. Cosa risponde?

"Non c’é bisogno di essere sempre sotto i riflettori e di ricevere ruoli o delle riconoscenze per potersi dar da fare per la città che si ama, non sto passando all’incasso. Per cinque anni sono stato massacrato, ma sono rimasto zitto, e ho avuto massimo rispetto per tutti, non mi devo togliere sassolini, ho fatto tutto perché ci credevo. Ho corso, ma ne è valsa la pena".

Suo padre Amedeo per un voto non è entrato in consiglio…

"Lo ringrazio per essermi sempre stato vicino nei momenti difficili, mi ha insegnato a essere perseverante. Senza alcun aiuto ha racimolato 164 preferenze". Nives Concolino