Rimini, don Probo è il prete dei record

Il decano della Chiesa riminese ha festeggiato i 99 anni

Nelle foto don Probo Vaccarini ai festeggiamenti con i fedeli lo scorso anno

Nelle foto don Probo Vaccarini ai festeggiamenti con i fedeli lo scorso anno

Rimini, 5 giugno 2018 - I suoi fedeli non si perdono una messa. E ci sono parecchi riminesi che, pur facendo parte di un’altra parrocchia, vanno appositamente a San Martino in venti per assistere alle sue funzioni, confessarsi, parlare con lui. «Sarà perché mi considerano una persona con molta esperienza...», ride don Probo Vaccarini dall’alto dei suoi 99 anni. Che ha festeggiato ieri pomeriggio nella sua parrocchia: prima con la messa, celebrata insieme a tre dei suoi quattro figli sacerdoti, e poi con un piccolo rinfresco insieme ai fedeli.

E’ il decano dei preti riminesi don Probo. Un personaggio come pochi altri, nella storia della Chiesa riminese. Ha avuto la vocazione quando era già in età da pensione e padre di sette figli, quattro maschi e tre femmine. Francesco e Giuseppe hanno indossato l’abito talare prima di lui, poi è stata la volta di Giovanni e infine quella di Gioacchino, il più giovane, ordinato sacerdote nel 2011. Devoto di padre Pio, che ha conosciuto e frequentato personalmente (portando tanti fedeli dal frate di Pietrelcina), il 5 maggio 1988 si è fatto prete anche lui. La chiamata è arrivata proprio durante una messa a San Giovanni Rotondo. «Ho sentito la voce di padre Pio dentro di me che diceva: tu sarai prete». Vaccarini all’epoca era già vedovo: Anna Maria, moglie e compagna di una vita, è scomparsa nel 1970. «Sono stato prima accolito, poi diacono. Non è stato facile compiere l’ultimo passo, l’idea di diventare prete mi faceva un po’ paura – ha confessato più volte don Probo – Ma poi, rassicurato dai miei figli, ho deciso di andare avanti». Ed è stata una fortuna, per tutti. Non soltanto per i parrocchiani di San Martino in venti, dove don Probo è in servizio da quando è stato ordinato sacerdote, ma per tanti altri riminesi che l’hanno conosciuto.

Trent'anni dopo, oggi come allora, don Probo va a San Martino in venti tutti i giorni. A celebrare messe, funerali, matrimoni, battesimi. E a confessare. «Arrivano tante persone qui a confessarsi, anche da fuori», ammette lui. Per ognuno di loro don Probo ha la parola giusta. «Sono stato padre e marito, prima di diventare prete». Ha affrontato anche la Guerra mondiale, finendo sul fronte russo... Una vita piena e intensa per don Probo, che a dispetto dell’età sale quotidianamente a San Martino in venti per prendersi cura dei suoi fedeli. «E’ un sacrificio? No, affatto: quando si lavora per il bene degli altri, non si lavora mai abbastanza. Forse il Signore mi ha voluto fare un regalo: donarmi la salute a lungo affinché io possa continuare il mio servizio di sacerdote», racconta ancora lui, prima della messa e della grande festa di ieri per il suo compleanno. E pazienza se la memoria a volte fa cilecca. «Ognuno di noi metterebbe la firma per arrivare a 99 anni come don Probo», sorridono alcuni dei suoi parrocchiani, che non lo cambierebbero con nessun altro. Ogni tanto al ‘decano’ dei sacerdoti riminesi capita ancora di celebrare i matrimoni. «Agli sposi ripeto sempre: non dovete pretendere di avere, ma di fare». Proprio come l’instancabile don Probo.