L’Abissinia vuole salire in fretta sul Trc

Incontro tra la giunta comunale e un centinaio di residenti della zona sud. Sul tappeto il futuro delle Terme e la viabilità

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"Il futuro turistico dell’Abissinia si gioca su tre cardini: rilancio delle Terme, aree Ceschina e prolungamento del Trc". L’hanno evidenziato, chiedendo garanzie, i circa cento residenti che mercoledì al bar Caracas hanno partecipato all’incontro #riccionepartecipa, organizzato dalla giunta per cogliere suggerimenti e capire quali sono i problemi della zona. Un’occasione anche per parlare di viabilità e parcheggi e del destino delle strutture comunali presenti nell’area.

Metromare. Ha sorpreso la pressante richiesta di prolungamento del tracciato, convinti che l’opera, se messa a punto subito, possa portare vantaggi spostando in zona diversi turisti. Gli abitanti hanno fornito alcuni suggerimenti sul tracciato per non compromettere viabilità e parcheggi. Rassicurazioni sono arrivate dall’assessore Christian Andruccioli: "Il Metromare non può restare un’opera monca. Il prolungamento è una grande opportunità di sviluppo della zona. Però dovranno salirci al più presto le biciclette, diversamente non si crea l’effetto rete necessario per il funzionamento ottimale dei servizi pubblici".

Discussioni anche sulle Terme con i residenti che sollecitano la Spa cittadina e la riapertura del Palaterme, ma soprattutto la riqualificazione dello stabilimento. La sindaca Daniela Angelini ha fatto sapere che in merito ha già incontrato due volte la proprietà. Promette pieno sostegno Andruccioli per "progetti economicamente sostenibili, capaci di portare valore all’Abissinia e alle Terme, senza mere speculazioni. Le Terme rappresentano un volano per tutta la città, come amministrazione creeremo le condizioni perché questo sviluppo sia davvero avviato e che a ruota molti alberghi vengano riqualificati. Qui c’è una manifestazione d’interesse spero possa trovare investitori".

Sul fronte aree Ceschina ben venga la riqualificazione della zona, ma gli operatori turistici chiedono al Comune di tenere le redini ben salde, per preservare soprattutto i parcheggi che ora hanno in affitto, "necessari come il pane", e l’Asar che i Ceschina dicono di voler preservare. Sollevata in merito anche la questione del Luna park, che col nuovo progetto è destinato a fare le valigie, i giostrai chiedono di riservargli un’area.

Bertazzoni e hotel Smarta avranno una destinazione sociale. La ex colonia dopo i due bandi andati deserti non è più in vendita "dovrà essere sistemata per un uso sociale – sottolinea Andruccioli –. Se un domani si dimostrerà strategica per un intervento generale allora potremo rivedere la nostra posizione". Si cerca intanto una soluzione per lo Smart, per cui si valuta di mettere in campo un progetto per funzione sociale o formazione scolastica.

Sabbiodotto. Giace sulla spiaggia come uno scheletro nel deserto. Diego Casadei della Cooperativa Bagnini chiede che fare di quella struttura. La sindaca Angelini chiederà lumi alla Regione che l’ha in proprietà, e se davvero fuori uso, allora la prima cittadina riccionese chiederà di rimuoverla. Sulla viabilità i residenti lamentano la mancata protezione della pista ciclabile in viale San Martino, la carenza di parcheggi e chiedono soluzioni per rendere più sicuro l’attraversamento all’incrocio tra i viali Milano e San Martino. Prevista la protezione della ciclabile sul lato Cattolica con fioriere e ringhiere.

Nives Concolino