Lavoratori stagionali cercansi Hotel a caccia di mille persone

Federalberghi stima la necessità di ancora tre persone a struttura. E i bagnini ’tamponano’. con l’aiuto dei giovanissimi

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La carica dei mille vuoti. Circa un migliaio infatti, come stimato da Federalberghi, sarebbero i lavoratori stagionali che mancano ancora a Rimini per permettere alla macchina dell’accoglienza turistica di funzionare al meglio. C’è carenza di ingranaggi insomma, nonostante l’estate sia ormai alle porte e tra l’adunata degli Alpini e la marea di turisti tedeschi che a bordo del treno in arrivo da Monaco stanno "prendendo d’assalto le nostre coste con flussi superiori rispetto anche al 2019", così assicura la presidente di Federalberghi Patrizia Rinaldis, abbiano già messo alla prova la ricettività del territorio. Eppure "le criticità ci sono ancora e gli alberghi faticano a colmare i vuoti di personale in tempo per l’estate – così Patrizia Rinaldis –. Lo dice il fatto che sabato (domani, ndr) inizierà ufficialmente la stagione e stanno tutt’ora continuando i colloqui per assumere lavoratori stagionali". I nodi che stanno imbrigliando i meccanismi ricettivi "si legano stretti a causa della macchinosa burocrazia, che per esempio sta rallentando lo sblocco delle pratiche dei flussi". Non solo, perché "il nostro non è un settore in cui si può arrivare e lavorare senza alcuna preparazione. Stiamo cercando delle professionalità, che si dimostrino tali non solo a parole. Gli hotel hanno bisogno di cuochi, receptionist, personale che sappia parlare le lingue e a queste persone vengono offerte assunzioni e soluzioni ad hoc, come ad esempio contratti part-time, per andare incontro alle esigenze di tutti".

E se gli hotel continuano nella propria caccia al personale non senza difficoltà, anche avvicinandosi al mare e sbirciando tra i preparativi degli stabilimenti balneari si può sentire levarsi la necessità di ’braccia’ per l’arenile. Ma in questo caso "la situazione si sta avviando verso un miglioramento, per non dire una risoluzione del fabbisogno degli stabilimenti", come assicura Mauro Vanni, in veste di presidente della Coop Bagnini di Rimini Sud. "A inizio mese eravamo preoccupati – continua Vanni –. Perché rispetto alle stime di circa 3 o 4 addetti alla spiaggia per bagno, ci trovavamo complessivamente a dover affrontare un vuoto del 70%". Poi, in soccorso dei bagnini sono arrivati "i giovani studenti – continua il presidente della Coop di settore –. Tantissimi ragazzi, con l’avvicinarsi della fine della scuola, si sono attivati per guadagnarsi un impiego per l’estate negli stabilimenti e questo ci ha permesso di accelerare la icerca, arrivando alla linea del traguardo in una situazione di sostanziale regime per quanto riguarda la spiaggia", conclude Vanni.

f.z.