Le grandi opere. Bignami: "Avanti tutta con Metromare e alta velocità ferroviaria"

Il viceministro fa il punto sui progetti: "La variante alla statale è da aggiornare per non correre il rischio che un tribunale blocchi i lavori".

Le grandi opere. Bignami: "Avanti tutta con Metromare e alta velocità ferroviaria"

Le grandi opere. Bignami: "Avanti tutta con Metromare e alta velocità ferroviaria"

di Mario Gradara

"Il turismo della riviera riminese ha un valore di 4,3 miliardi di euro, il Governo è attento al potenziamento delle infrastrutture che lo riguardano, dall’Alta Velocità ferroviaria al Metromare, dalla via Marecchiese al Metromare all’aeroporto". Lo afferma il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami.

Partiamo dalla Marecchiese, lei ne ha parlato di recente a Novafeltria.

"Abbiamo inserito il dossier Marecchiese nel contratto di programma Anas, con le priorità dei vari territori. È necessario acquisire un quadro dell’intervento redatto ai sensi del codice appalti. E occorre una definizione più precisa rispetto alle quattro ipotesi elaborate dalla Provincia, con costi stimati sui 250 milioni per interventi sull’esistente, fino a 400 milioni per interventi in variante. Confidiamo di farlo entro fine luglio. Da lì si dovrà andare a una progettazione di dettaglio. Bisogna essere chiari: per andare avanti serve l’accordo di tutte le comunità locali".

Metromare seconda tranche, stazione - Fiera.

"Tutto confermato. La modifica di parte del tracciato è stata fatta, accolta dal ministero. I costi, saliti da 48 a 54 milioni per rincaro materiali, sono coperti. Il cantiere sarà consegnato entro il terzo trimestre 2024 e da completare entro il 30 giugno 2026, come da tabella Pnrr. Pena la perdita del finanziamento".

Variante alla Statale 16 Adriatica. Tante le levate di scudi contro il progetto, soprattutto dagli agricoltori.

"Il punto di partenza è l’esigenza reale di potenziare la Statale 16 Adriatica. Cosa che va fatta considerando la necessità di adeguamenti nella progettazione, vecchia di ormai vent’anni e non più attuale: il territorio è cambiato. Ricordo che stiamo parlando di 400 ettari di coltivazioni: un approfondimento è necessario da parte degli enti del territorio".

Quindi occorre ripartire da zero, dopo tanta attesa, e dopo che è conclusa la Via, Valutazione d’impatto ambientale?

"Quella Via risale a anni fa, il rischio è che, se si procede col vecchio progetto, il Tar sospenda l’esecuzione dell’opera, bloccando i lavori in corso. È avvenuto con proprio sulla Ss16 con la Variante Argenta, tra Ferrara e Ravenna, dove il Tar ha sospeso i lavori".

Altra opera attesa da molto tempo, la circonvallazione di Santa Giustina. A che punto siamo?

"È un intervento per noi importante, per migliorare la viabilità locale e quella del tratto riminese della via Emilia. Un intervento di circa 2 chilometri, da 22 milioni di euro. Sono in corso attività preparatorie di monitoraggio, che sarà ultimata in estate, per l’avvio dei lavori entro la fine di quest’anno".

Da tempo Rimini invoca un terzo casello dell’A14 in zona Fiera. Quali i riscontri da parte del ministero?

"Mi sono premurato di verificare, a quanto risulta Api, Autostrade per l’Italia non ha ad oggi ricevuto documenti a riguardo. Lo stesso per Società Autostrade: mancano elementi concreti".

L’aeroporto internazionale Federico Fellini è un asset strategico per il territorio, da tempo attende un decollo.

"Noi siamo incoraggiati dai dati, che nonostante le difficoltà contingenti sono tornati al traffico pre Covid, circa 300mila passeggeri l’anno per il Fellini. Con una previsione superiore al raddoppio nell’arco di 10 anni. Anche Enac valuta positivamente. Lo scalo di Rimini è una vera porta d’ingresso per il turismo estero sulla riviera. Ci sono alcuni nodi. Come la convivenza con gli spazi tuttora riservati ai militari, che se risolti porterebbero il Fellini a poter sviluppare, insieme al settore passeggeri, il settore del cargo, dotandosi di due assi di sviluppo. Inoltre valutiamo con interesse la collaborazione con la Repubblica di San Marino".

Ultimo, ma non meno importante, il capitolo Alta velocità adriatica, da Bologna a Lecce. A che punto siamo?

"È strategico, soprattutto sull’asse Bologna - Rimini. Parliamo di Alta velocità vera, da quasi 300 km orari, modello Milano - Bologna - Roma - Napoli. Il Governo ha avviato il primo lotto, Bologna - Castel bolognese, dove ’entra’ la linea merci dal porto di Ravenna, che oggi satura la linea attuale, e consentire di liberare spazi e snellire il flusso ferroviario. Il primo lotto è di 56 chilometri per 3,6 miliardi di euro. Anche il secondo lotto, fino a Rimini, è in affiancamento, ma non in sito. Per capirci, non sul binario a fianco, soluzione impraticabile per questa infrastruttura: ad esempio nella stazione di Imola si dovrebbe ’sventrare’ letteralmente... mezza città. Problema che diventa critico anche a Rimini, fortemente antropizzata, dove i convogli dovranno per forza entrare in stazione. Si dovranno studiare soluzioni possibili. A Bologna l’Alta velocità è in sotterraneo, a Firenze stiamo costruendo il sottovia".

Tempi?

"L’avvio del primo lotto lavori è previsto per il 2026".