
Scambio di droga in pubblico. In manette due albanesi trovati con 7 chili di hashish
Sono stati arrestati in flagranza di reato dalla polizia di Stato due albanesi di 42 e 35 anni, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, aggravato dal possesso di un’arma. E’ questo l’esito di una attività d’indagine condotta dalla squadra mobile, diretta da Marco Masia (in foto), sviluppatasi a seguito di acquisizioni info-investigative della Mobile e frutto di una implementazione dei controlli sul territorio per contrastare lo spaccio di droga, anche a seguito di numerose segnalazioni arrivate in questura e al monitoraggio dei fenomeni di criminalità diffusa in ambito cittadino.
L’attività in questione ha così portato gli agenti a tenere d’occhio le aree nei pressi di alcuni centri commerciali, come possibili aree di spaccio. In questo senso, gli investigatori stavano attenzionando due uomini che, da diverso tempo, erano fermi nei pressi del parcheggio del centro commerciale Malatesta. I due, vicini alle rispettive auto, una delle quali aveva il cofano aperto, si muovevano con atteggiamento sospetto, come se fossero sul punto di scambiarsi qualcosa e lasciando trapelare del nervosismo.
E’ per questo che , alla vista degli agenti, i due si sono sin da subito mostrati insofferenti al controllo di polizia. Infatti, i due sono stati trovati in possesso di una grande quantità di hashish nascosto sotto al tappetino posteriore di una delle due automobili. La sostanza stupefacente nascosta dal venditore era già suddivisa in 14 panetti confezionati, per un peso complessivo di sette chilogrammi. Uno dei due albanesi controllati, che stando agli investigatori sarebbe stato l’acquirente della droga, è stato trovato poi in possesso di tre confezioni di banconote di vario taglio, per un totale di 21.550 euro, somma che, al pari dello stupefacente, è stata sottoposta a sequestro. Uno dei due uomini, inoltre, è stato trovato anche in possesso di un coltello a serramanico con apertura a scatto, un’arma che l’albanese teneva riposto nella tasca dei pantaloni.
I due uomoni arrestati, difesi dall’avvocato Giuliano Renzi, a seguito degli accertamenti sono risultati privi di precedenti specifici, sono stati quindi trasferiti nella casa circondariale di Rimini e messi poi a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto in flagranza per il reato di detenzione di sostanze ai fini di spaccio in concorso aggravato.