Rimini, l’ex presidente di ’Rompi il silenzio’ accusata di truffa ai danni della onlus

Paola Gualano nella bufera, ma l’associazione la difende

Un’indagine scuote ’Rompi il silenzio’. E’ l’associazione riminese che dà aiuto e assistenza (anche legale) alle donne vittime di violenza. A seguito di un esposto di alcune socie della onlus, sono finite nei guai la ex presidente Paola Gualano e una collaboratrice della onlus. L’accusa, per entrambe, è di truffa e concorso in truffa.

Mentre la collaboratrice, che prestava servizio per 15 giorni al mese, sarebbe stata invece retribuita per il mese intero e poi avrebbe dato i soldi in più alla Gualano. Accuse gravi, ma la Procura di Rimini ha chiesto l’archiviazione, a cui si sono opposte le ex socie che hanno fatto l’esposto.

L’associazione ’Rompi il silenzio’ intanto difende a spada tratta la Gualano (che dal 2021 non è più presidente) e la collaboratrice. "Queste due donne hanno lavorato per anni senza risparmiarsi, senza chiedere nulla. La nostra collaboratrice trascorreva notti e giorni a correre qua e là dimenticandosi di segnare tutte le ore che faceva. E la nostra ex presidente per un decennio non ha avuto una vita personale, sacrificando tempo, libertà, salute per le donne che seguiamo".