Morrone: "Sanità a pezzi per colpa del Pd"

Il candidato leghista alla Camera: "Mi chiedo cosa sia venuto a fare Donini a Rimini: non ha spiegato come risolvere i problemi"

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"Se anni fa la sanità era un fiore all’occhiello del nostro territorio, oggi quei primati non sono che un pallido ricordo. L’emergenza Covid ha segnato il punto di non ritorno". Per Jacopo Morrone, candidato del centrodestra nel collegio uninominale della Camera, la colpa "è del Pd, bocciato in politiche sanitarie". Il riferimento del leghista è al "sistema sanitario regionale" che "ha grandi limiti" e che "ha tagliato posti letto, chiuso piccoli ospedali, non ha saputo prevedere la carenza di medici e infermieri mentre ha ingigantito gli sprechi". E ancora: "Lo scandalo delle liste di attesa per visite specialistiche e esami diagnostici, anche per pazienti urgenti e delle file ai Pronto soccorso, non sono – continua Morrone – che la punta dell’iceberg di un sistema dove mancano medici e infermieri negli ospedali e dove la riduzione dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando un cortocircuito". Il candidato della Lega ha tenuto diversi incontri nel Riminese proprio dedicati a questo tema. Di sanità si è parlato anche martedì in un incontro organizzato da Andrea Gnassi con Raffaele Donini ed Emma Petitti. Morrone va all’attacco. "Ci chiediamo che cosa sia venuto a fare l’assessore regionale a Rimini, certamente non ha chiarito come risolvere i problemi. Altro che ‘linguaggio della verità’. Donini ha pronunciato un fervorino a favore di Gnassi le cui dichiarazioni sono imbarazzanti. Eppure, le notizie sulla situazione disastrosa del Pronto soccorso dell’Infermi e di altri nosocomi del Riminese, così come di reparti in tilt con i medici stremati, sono state al centro dell’attenzione pubblica. Ma né Donini, nè Gnassi hanno avuto il coraggio di affrontare il problema".

Per il leghista "l’ex sindaco, addirittura, ha avuto la sfacciataggine di affermare che la nostra è ‘una sanità che fornisce servizi al di là della carta di credito’. Si vede che non hai mai dovuto fare una fila al Pronto soccorso, aspettare mesi per una visita o assistere di persona a uno dei circa 100 episodi di violenza verbale o fisica nelle strutture sanitarie riminesi solo nel 2021". Morrone, nel ricordare le parole di Gnassi secondo cui l’Italia è stanca della cattiva politica, rincara la dose. "Sono d’accordo, gli italiani non ne possono più di un Pd tutta propaganda e nessuna sostanza, il partito del potere che da sempre amministra Rimini e la Regione Emilia Romagna e ha governato pessimamente il Paese per dieci degli ultimi undici anni". Il candidato della Lega ha partecipato, lunedì, all’incontro di presentazione del documento di Comunione e Liberazione sulle prossime elezioni. "Le prossime elezioni politiche sono un crocevia, si gioca il futuro del Paese. Andate a votare". Oggi, a Serravalle, Morrone ed Elena Raffaelli incontreranno una rappresentanza dei lavoratori frontalieri e il Comites, sindacato che rappresenta gli italiani residenti a San Marino.