"Negata la didattica a distanza a mio figlio in isolamento a casa ma negativo"

Lo sfogo di una mamma dopo i casi di positività trovati in una media di Riccione nel fine settimana scorso e i provvedimenti presi dalla scuola

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"Mio figlio costretto a casa in quarantena, senza la possibilità di seguire le lezioni". E’ lo sfogo di una mamma i cui figli frequentano la scuola media Geo Cenci di Riccione. Qui, nel fine settimana scorso è stato trovato un caso di positività e come prescrivono le procedure individuate dall’Ausl, la classe è stata messa in quarantena e sono seguiti i tamponi ai compagni di classe dell’alunno positivo. "Mia figlia è risultata positiva – spiega la madre - e da qual momento è in isolamento a casa". Fin qui tutto come da protocolli inclusa la didattica. "L’intera classe è in quarantena ed è partita la didattica a distanza per tutti". Ora si attende il prossimo tampone e da quel momento i tempi necessari della quarantena prima del ritorno in classe. Tutto bene parrebbe, ma la studentessa ha un fratello "e vivendo assieme anche mio figlio è in quarantena, nonostante il tampone abbia dato esito negativo". Il ragazzo frequenta un’altra classe dove i compagni continuano a svolgere le lezioni in presenza, in aula. "Così ho chiesto se era possibile attivare la didattica a distanza per mio figlio e la risposta è stata no. A quanto pare è a discrezione del dirigente scolastico decidere in un senso o nell’altro, e in questo caso mio figlio non è messo nelle condizioni di poter seguire le lezioni". Tradotto, lo studente non è malato ma è costretto a stare a casa comunque e non può seguire le lezioni. "Non capisco per quale motivo venga negato un diritto a mio figlio". In un tempo digitale, nel quale le scuole si sono messe al passo per garantire la Dad a coloro che sono a casa a causa del covid, "non mi spiego perché nel nostro caso non sia possibile".

a.ol.