MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Omicidio di via Campana Massacrò l’ex fidanzata I figli della vittima: "Vogliamo giustizia"

I familiari di Noelia Rodriguez chiedono un milione di risarcimento

Omicidio di via Campana  Massacrò l’ex fidanzata  I figli della vittima:  "Vogliamo giustizia"

Omicidio di via Campana Massacrò l’ex fidanzata I figli della vittima: "Vogliamo giustizia"

di Manuel Spadazzi

Chiedono "giustizia per nostra madre", uccisa da chi diceva di amarla e di volerla sposare. Confidano in una condanna esemplare i figli di Noelia Rodriguez, la 46enne peruviana massacrata un anno fa (il 19 maggio) dal suo ex, il connazionale 55enne Maximo Aldana de la Cruz. L’uomo, che ha ucciso Noelia con 22 coltellate e ferito anche una delle figlie della donna (aveva tentato di difendere la madre dalla sua furia cieca), deve rispondere di omicidio volontario aggravato e stalking. Il processo in Corte d’Assise partirà il 16 ottobre: così ha stabilito ieri il giudice Manuel Bianchi nell’udienza preliminare.

Ieri sono state anche depositate e ammesse tutte le parti civili nel processo contro Aldana de la Cruz, presente in aula così come due dei tre figli della vittima. I loro occhi più volte si sono incrociati, durante l’udienza. "I familiari di Noelia chiedono giustizia – dice l’avvocato Morena Ripa, che assiste i parenti della vittima – Niente potrà restituire loro Noelia, ma si aspettano una pena esemplare". Ieri la Ripa ha anche presentato la richiesta di risarcimento danni da parte dei familiari 313mila euro per ciascuno dei figli, 176mila euro per la nipotina di 5 anni, per un totale di oltre un milione e 100mila euro. Il giudice ha ammesso tutte le parti civili e ha respinto le eccezioni presentate dall’avvocato di Aldana de la Cruz, Paola Benfenati.

Il 55enne peruviano è accusato anche di stalking. Non si era mai rassegnato alla fine della relazione con Noelia. Il loro amore era nato in Perù, lei l’aveva lasciato una prima volta nel 2016 dopo che lui l’aveva picchiata, poi si erano riavvicinati. Nel 2021 Noelia aveva deciso di troncare definitivamente il rapporto e aveva raggiunto una delle figlie in Italia. Come è emerso durante l’indagine, condotta dalla Squadra mobile della polizia e coordinatata dai pm Celli ed Ercolani, lui aveva continuato a tempestarla di telefonate e messaggi, in alcune occasioni l’aveva minacciata. L’anno scorso aveva deciso di venire in Italia per convincerla a tornare insieme a lui, e le aveva comprato anche un anello. Ma Noelia non ne voleva più sapere di quell’uomo, e durante l’ennesimo litigio Aldana l’ha uccisa con 22 coltellate nell’appartamento di via Dario Campana, dove Noelia abitava con la figlia e altri connazionali. Quando gli uomini della polizia sono arrivati sul posto, Aldana era ancora lì con le mani sporche di sangue.