Rimini, così i pallinari si spartiscono il lungomare

Almeno otto le squadre di truffatori in azione ogni weekend da Marina centro a Miramare: tra le vittime tanti turisti stranieri

Pallinari in azione

Pallinari in azione

Rimini, 3 luglio 2022 - Un film visto e rivisto. L’ignara turista, in questo caso una signora svizzera di mezza età, che si avvicina al banchetto dei pallinari, convinta di potersi mettere in tasca dei soldi facili e decisa a tentare la sorte. La prima puntata. A cui segue subito una seconda. E poi una terza. Nel giro di pochi minuti, la povera turista si ritrova con 800 euro in meno nel portafogli. E’ accaduto di nuovo qualche giorno fa nelle strade di Marina centro, la zona preferita dai truffatori del gioco delle tre palline. Una truffa vecchia come il mondo, eppure c’è ancora chi ci casca.

A rivolgersi alle forze dell’ordine, dopo essersi visti spillare dei soldi, sono per lo più turisti: austriaci, tedeschi e svizzeri. Tantissimi svizzeri. Molti sono giovanissimi, a volte alla loro prima vacanza in compagnia degli amici e senza la famiglia al seguito.

Sono otto le ‘batterie’ di pallinari che, durante i fine settimana estivi, entrano in azione nelle strade della città: sei di queste sono composte prevalentemente da rumeni o da altri cittadini originari dell’Europa dell’est (cecoslovacchi, bulgari, ucraini e russi), le altre due per lo più da cittadini campani, dei veterani con anni di esperienza alle spalle, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine. Gli agenti della Polizia locale di Rimini, da anni impegnati in una lotta senza quartiere contro i campanellari, li conoscono uno per uno. Sanno chi sono, da dove vengono, quanti soldi riescono a tirare su in una notte di lavoro, le zone in cui preferiscono appostarsi. Conoscono tecniche e modus operandi. I controlli si ripetono, puntuali, ogni notte, da giugno fino alla fine di settembre, dai viali delle Regine passando per viale Vespucci. Ci sono agenti in borghese, e altri in divisa.

Il teatrino è sempre lo stesso: su un tavolino improvvisato, viene allestito il tradizionale gioco delle tre carte, con la variante più frequente che è costituita da una pallina che compare e scompare sotto tre campanelle o tre bicchieri. Accanto al prestigiatore che nasconde la pallina, entrano in scena i complici che fingono di scommettere, altri fanno da ‘palo’ appostati nelle vicinanze e avvertono dell’eventuale arrivo di uomini in divisa. Le auto ‘civetta’ fanno la spola sul lungomare, pronte a far scattare il blitz. All’arrivo degli agenti, parte il fuggi fuggi. I pallinari raccolgono la loro roba e in un attimo sono spariti nel nulla.

Chi non riesce a scappare, viene identificato e multato (la sanzione prevista dal regolamento è di mille euro). I recidivi rischiano di vedersi appioppare il foglio di via del questore.

La scorsa estate i controlli messi in campo dalla Polizia locale furono serratissimi. Le multe elevate superarono i 210mila euro di valore, 100 le batterie allontanate mentre furono 17 i fogli di via emessi dalla questura. Un giro di vite durissimo, quello messo in campo di via della Gazzella. Quest’anno la storia si ripete: per i bilanci bisognerà aspettare settembre, ma nel frattempo la caccia al pallinaro è già cominciata.