LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Rimini, paura al grattacielo: scoppia la rissa per il monopattino. Volano sassi e bottiglie

Zuffa tra un gruppo di magrebini e una comitiva di italiani. Arrivano i carabinieri: due uomini e una donna arrestati per resistenza. In pronto soccorso con ferite e lesioni uno dei nordafricani

Sul posto i carabinieri

Rimini, 3 luglio 2024 – I contorni della vicenda non sono ancora chiari del tutto, così come non è chiaro il motivo scatenante del violentissimo parapiglia andato in scena nel cuore della notte.

Forse una rissa per un monopattino elettrico che sarebbe stato rubato o forse un tentativo di rapina finito male. Saranno i carabinieri di Rimini ora a dover fare pienamente luce sulla dinamica dell’episodio.

Sta di fatto che tra lunedì e martedì, verso mezzanotte, sotto al grattacielo di Rimini, due gruppi - magrebini da una parte, italiani dall’altra - si sono affrontati dando vita ad una zuffa senza esclusione di colpi, con tanto di calci, pugni e persino lancio di bottiglie e sassi. Ad avere la peggio è stato uno dei nordafricani, finito in pronto soccorso con diverse ferite e lesioni (i medici hanno previsto una prognosi di 15 giorni) mentre gli italiani - due uomini senza fissa dimora e una donna originaria di Bologna, di età compresa tra i 31 e i 34 anni - sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Rimini, con l’accusa provvisoria di resistenza a pubblico ufficiale. A vario titolo sono stati inoltre denunciati a piede libero per false attestazione a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le generalità e oltraggio a pubblico ufficiale.

Su uno dei trentenni pendeva inoltre un’ordine di carcerazione per una condanna definitiva per rapina. La dinamica del parapiglia è ora al vaglio dei militari dell’Arma, accorsi sul posto a sirene spiegate, allertati - a quanto pare - proprio dal terzetto di italiani. Questi ultimi hanno raccontato di essere arrivati a Rimini per un breve soggiorno. Stavano transitando nella zona del grattacielo, quando - hanno riferito - sarebbero stati aggrediti dai nordafricani.

Un’aggressione dietro la quale, stando a quanto raccontato ai carabinieri, ci sarebbe stato proprio il monopattino, risultato rubato, anche se non è chiaro a chi sia stato effettivamente sottratto. I tre italiani hanno aggiunto di aver avuto paura nel momento in cui gli stranieri avrebbero incominciato a tirare loro addosso bottiglie e sassi, benché la ricostruzione fatta sia al momento ancora al vaglio dei carabinieri. A quel punto avrebbero allertato i militari. All’arrivo delle pattuglie, due magrebini sono riusciti a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce.

Mentre gli italiani, pur avendo effettuato la chiamata, hanno incominciato a innervosirsi nel momento in cui le divise hanno chiesto loro i documenti. La situazione è presto degenerata con i tre che alla fine hanno iniziato ad insultare i carabinieri opponendo resistenza. Un atteggiamento che alla fine gli è valso l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Sono stati quindi accompagnati in caserma per il completamento delle procedure di identificazione. Ieri mattina sono comparsi in tribunale, a Rimini, dove sono stati processati in via direttissima. Mentre il magrebino ferito è stato portato in pronto soccorso per essere medicato.