Rimini: "Profughi in arrivo, li ospiteremo"

L’assessore Gianfreda: "Le richieste arrivate tramite Caritas e Papa Giovanni". All’Arco d’Augusto sfilano in mille per la pace

Un momento della manifestazione per la pace in Ucraina

Un momento della manifestazione per la pace in Ucraina

Rimini, 27 febbraio 2022 - Rimini si prepara ad accogliere i primi profughi dall’Ucraina. Sono le conseguenze della guerra scatenata dalla Russia, che sta spingendo in queste ore centinaia di migliaia di ucraini a cercare riparo all’estero. Le prefetture sono al lavoro per il piano d’accoglienza, ma "le prime richieste d’aiuto ci sono già arrivate – spiega l’assessore ai servizi sociali di Rimini Kristian Gianfreda – da Caritas, Papa Giovanni XXIII e altre realtà. Hanno contatti diretti con la popolazione e ci hanno chiesto di ospitare decine di famiglie ucraine che sono già in viaggio e a breve arriveranno in Italia". Ed è solo l’inizio: si stima che milioni di ucraini possano lasciare il paese, specialmente se il conflitto dovesse andare per le lunghe. "A Rimini – assicura Gianfreda – faremo il possibile per alleviare le sofferenze di chi fugge da casa a causa della guerra".

Guerra Ucraina Russia, ultime notizie - Bologna: il piano per i rifugiati. Sei strutture per accoglierli - Modena, profughi primi arrivi: "Siamo pronti ad aiutarli" Una promessa fatta ieri dai vari sindaci e assessori del Riminese che hanno partecipato alla manifestazione per la pace in Ucraina, organizzata all’Arco d’Augusto da Anpi e Cgil. "Non dobbiamo voltarci dall’altra parte oggi che è scoppiata la guerra, e non dobbiamo farlo domani quando ci verrà chiesto di accogliere i profughi. Daremo protezione ai civili in fuga dall’Ucraina", ha assicurato la sindaca di Santarcangelo, Alice Parma. Lo stesso hanno assicurato Daniele Morelli, il sindaco di San Giovanni, e Francesca Macchitella, assessore di Poggio Torriana, pure loro ieri alla manifestazione. Che ha riunito quasi un migliaio di persone, tra cui tantissimi ucraini che vivono a Rimini. Strazianti le loro testimonianze, che si sono alternate ai vari interventi di rappresentanti di associazioni, politici, amministratori locali.

Durante il presidio non sono mancate le tensioni quando ha preso la parola Davide Gasperi, segretario riminese del Pci, che ha cercato di ricostruire le cause della guerra in Ucraina puntando il dito contro l’America e i gruppi nazionalisti ucraini. Gasperi non è riuscito a terminare il suo discorso: è stato inondato di fischi e da chi gli urlava "non è vero, non è vero". I più arrabbiati erano gli ucraini presenti alla manifestazione. E’ stato l’unico incidente di percorso di una manifestazione filata senza problemi. Dal palco sono intervenute anche la vice sindaca Chiara Bellini e l’assessore Francesca Mattei. "Siamo vicini al popolo ucraino, alle loro sofferenze, così come alla comunità ucraina che vive a Rimini". In queste ore le associazioni di volontariato, insieme alla comunità ucraina, sono al lavoro per organizzare la consegna di cibo e di beni di prima necessità.