
I bambini e le bambine vengono presi in carico dagli operatori perché tra mamma e papà è scontro aperto. In quaranta casi, i più gravi, sono emerse situazioni di violenza casalinga.
Separazioni sempre più conflittuali, e a rimetterci sono i figli. C’è un dato che mostra quanto le separazioni siano sempre più un terreno di scontro. Quel numero è 357, tanti sono i minori seguiti dal Servizio sociale territoriale del Distretto di Rimini per problematiche di ‘conflittualità genitoriale’. In oltre trecento casi, per l’esattezza 307, i bambini e le bambine vengono presi in carico dal servizio perché tra mamma e papà è scontro aperto. Situazioni sempre più complesse in cui i figli finiscono per essere sballottati da un genitore all’altro, in perenne lotta, con ripercussioni primariamente a livello psicologico sui minori. "Siamo davanti a numeri importanti – sottolinea l’assessore Kristian Gianfreda - non sufficiente però a raccontare la complessità di un fenomeno che tocca la sfera più privata del rapporto di coppia, specchio anche dell’evoluzione di una società contemporanea in cui gli individui sono sempre meno capaci di gestire efficacemente l’emotività e la rabbia, con ripercussioni nelle dinamiche famigliari. Quando si tratta di due genitori, l’incapacità di risolvere col dialogo la conflittualità ha conseguenze spesso gravi sul benessere psicofisico, sulla socialità, dei minori". Le mura domestiche divengono così lo specchio di una comunità sempre più aggressiva e violenta, dove i fatti di cronaca sono all’ordine del giorno. La casistica del supporto ai minori a cui sono chiamati i Servizi sociali sono innumerevoli, e purtroppo non ci si limita solo alla pesa in carico per supporto psicologico. In quaranta casi, i più gravi, sono emerse situazioni di violenza.
La casa era diventata un inferno in cui il minore si è trovato ad essere testimone involontario di maltrattamenti. Siamo davanti a realtà famigliari complesse, dove si condivide lo stesso tetto, ma il livello conflittuale è tale che non si vuole condividere la medesima stanza. In questo caso gli operatori del Servizio intervengono attraverso azioni di supporto e accompagnamento, con veri e propri progetti che in alcuni casi specifici vengono condotti in collaborazione con l’avvocatura e in via sperimentale anche col Centro per le famiglie del Comune di Rimini. Lo scontro tra genitori può arrivare a tali livelli da dovere tutelare in modo anche fisico il minore. Il servizio ha supportato anche ‘incontri protetti’, il più delle volte disposti dalle autorità giudiziaria. Sono stati 77 i bambini coinvolti. "Analizzando la complessità dei rapporti di coppia attraverso l’attività condotta dai nostri uffici e l’esperienza dei nostri operatori - riprende l’assessore - emerge come sia richiesto un intervento sempre più intenso da parte dei Servizi per cercare di gestire una conflittualità genitoriale aspra. Volendo fare una sintesi estrema, al giorno d’oggi gli adulti non devono fare i conti con più problemi e difficoltà rispetto a quanto accadeva in passato, ma hanno maggiore difficoltà e forse meno strumenti per gestirli. Che si tratti di un tema sentito lo dimostrano le quattrocento persone che hanno gremito la sala Manzoni il 5 giugno scorso per l’incontro con l’Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Insieme a lui è nata la proposta di organizzare una tre giorni di incontri su questi temi, durante l’estate".
Andrea Oliva