La partita dello stadio finisce nell’aula del consiglio comunale. Una decina di tifosi del Riccione United, la squadra cittadina che milita in serie D, si è presentata in consiglio giovedì sera con i cartelli di protesta. "Non si toglie una serie D a Riccone per mandarci a giocare a Cattolica, vergognatevi" era scritto su uno dei manifesti mostrati ai consiglieri comunali, giunta e sindaca. La protesta dei ‘tifosi del pino’ non è certo passata inosservata. Come non lo è stato un secondo cartello chiaramente pro Cassese, il presidente dello United che è stato molto polemico dopo il bando che ha assegnato alla Riccione 1926, unica società a partecipare, lo stadio Italo Nicoletti. I veleni che hanno anticipato e seguito l’esito del bando sono noti, e Cassesse l’indomani dell’assegnazione dello stadio ha deciso di portare le proprie squadre a giocare al Calbi di Cattolica. Il tempo non ha rasserenato gli animi e gli striscioni presentati dia tifosi giovedì sera ne è una testimonianza. Lo stadio non era argomento del consiglio comunale, ma l’assessore allo sport Simone Imola è intervenuto per sedare la rabbia dei tifosi. Intanto dall’opposizione Fabrizio Pullè, segretario delle civiche, contesta il fatto che "sono stati fatti togliere ai tifosi i cartelli. È questa la democrazia?".
"Come avevo già precisato, stiamo parlando di una procedura pubblica, un bando, a cui potevano partecipare tutti e con requisiti minimi che aveva certamente anche lo United Riccione – premette Imola –. La società del presidente Cassese ha deciso di non partecipare, scelta legittima. Si è presentato un solo soggetto che infine ha dimostrato di avere i requisiti e si è aggiudicato il bando. Non capisco la ragione di lamentarsi non avendo preso parte al bando. Per di più avevamo concesso allo United la possibilità di continuare a giocare con le proprie squadre al Nicoletti, ma il presidente ha comunque deciso di andare al Calbi".
Tuttavia negli ultimi giorni va registrata una novità. "Abbiamo assegnato il campo di via Menaggio alle attività di due società – prosegue Imola –, al San Lorenzo che sta aumentando in modo considerevole il proprio settore giovanile, e alle squadre dello United Riccione affinché possano allenarsi. Questo a dimostrazione che l’amministrazione considera tutte le società della città, e personalmente anch’io che per altro ho anche giocato in passato nella società dello United".
Andrea Oliva