Tentanto omicidio a Bellariva La Polizia ferma due tunisini

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Un’indagine-lampo, quella portata avanti dagli agenti della Squadra mobile di Rimini, che nell’arco di meno di 24 ore sono riusciti a rintracciare i presunti autori del brutale accoltellamento avvenuto nella notte di mercoledì a Bellariva. Si tratta di due tunisini, rispettivamente di 19 e 20 anni, già noti alle forze dell’ordine, tanto che uno di loro nei mesi scorsi sarebbe stato in varie occasioni arrestato e poi tornato in libertà. Un fatto di sangue, quello avvenuto sulle strade di Bellariva che ha portato, in circostanze che devono ancora essere chiarite, al ferimento di tre cittadini marocchini. Erano stati proprio questi ultimi a presentarsi, l’altra notte, al pronto soccorso di Rimini, ancora ricoperti di sangue. Il più grave è risultato essere un 38enne, raggiunto da diversi fendenti. Fino a ieri a era ancora ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Bufalini, dove era stato trasportato per essere sottoposto ad un delicato intervento. Le ricerche degli agenti della questura erano partite subito dopo l’ingresso dei tre marocchini in pronto soccorso. Stando alla ricostruzione fatta, all’origine del tentato omicidio ci sarebbe stata una lite – poi sfociata nell’accoltellamento – tra due gruppi: il primo composto dai marocchini, il secondo dai tunisini. La discussione sarebbe nata, stando alle testimonianze, per un apprezzamento nei confronti di una ragazza. Il 19enne e il 20enne fino a ieri si trovavano in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.