"Un secolo vissuto qui: amo questa città"

Anche lei oggi brinderà. "Ho visto di tutto, pure la guerra. Il mio segreto? Mangio tagliatelle, lasagne e ravioli"

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Rughe appena accennate, memoria di ferro e buona vista, Ines Ronci, con i suoi 108 anni compiuti il 4 luglio, è la residente più longeva di Riccione. Oggi anche lei brinderà per il compleanno della città, dove si contano 16 centenari, dei quali tre, come Caterina Zucchini anche lei ancora arzilla, nati nel 1919, quattro nel 1920 e due nel 1921. Sei hanno varcato la soglia del secolo quest’anno. Ines Ronci col suo sguardo vivace ripercorre alcune tappe della sua vita e di quella di Riccione.

Una veneranda età che supera l’autonomia di Riccione?

"Mi sono trasferita qua nel 1920, prima abitavo a Santa Maria in Cerreto (Rimini). Mi sono sposata nel 1935, ma presto, nel 1952, mio marito è morto e sono rimasta sola con mio figlio Aldo, allora 15enne (ora titolare dell’Hotel Poker). Ho vissuto sempre per la mia famiglia, i miei nipoti, Renata, Stefano e Paolo e i pronipoti, Davide Andrea, Alessia, Lorenzo e Anita. A tenermi in vita è l’amore per loro".

Tanto lavoro e un grande hobby?

"Quello del ricamo, l’ho coltivato fino ai 104105 anni, senza far niente ora mi sento in ozio".

Cosa c’è tra i suoi ricordi?

"Ne ho viste di tutti i colori, compreso la guerra, il Fascismo, le cose brutte non si scordano. Stavo al mulino, ricordo che volevano uccidere don Montali. Erano andati a prenderlo, lui chiese di aspettare la fine della messa, poi messosi sull’uscio disse: sono qua, ma quelli se ne andarono. Ricordo poi le famiglie di allora, le loro abitazioni".

Cosa augura oggi a Riccione?

"Un mondo di bene, questa città è stata sempre nel mio cuore".

Come trascorre le sue giornate?

"In genere mi alzo verso le 11. Pranzo in famiglia, mi riposo un po’ in poltrona e faccio un pisolino. Per il resto, ogni giorno con l’aiuto di una lente leggo il Carlino e altre riviste, prego e guardo un po’ la tv, le messe di Papa Francesco. Faccio qualche telefonata, poi salgo in camera e la sera cena a letto. Se ho bisogno di qualcosa, mi muovo da sola".

Il segreto della longevità sta nel cibo?

"Non so, mangio di tutto, vado ghiotta soprattutto per tagliatelle, ravioli e lasagne. Di sera sto leggera, ceno con creme di legumi o di verdura, con una pastina o frutta e magari con una buona crème caramel".

ni. co.