Vigile arrestato per il pizzo, i commercianti:: "Ricatti subiti da chi dovrebbe difenderci"

La rabbia di Confesercenti. Alleanza civica: "Fatto gravissimo, ma abbiamo fiducia nella polizia locale"

Vigile arrestato per il pizzo, i commercianti:: "Ricatti subiti da chi dovrebbe difenderci"

Vigile arrestato per il pizzo, i commercianti:: "Ricatti subiti da chi dovrebbe difenderci"

L’aria nel comando della polizia locale di Santarcangelo è pesante, pesantissima dopo l’arresto di uno dei vigili per concussione. Lui, un 52enne da anni in forza alla polizia locale della Valmarecchia, dopo l’interrogatorio di garanzia resta ai domicilari. Il vigile è accusato di aver chiesto bustarelle ad alcuni negozianti per non fare controlli sulle loro attività. Almeno 7 gli episodi di concussione contestati all’agente, dall’estate del 2023. Al 52enne, arrestato qualche giorno fa dalla squadra mobile della polizia di Stato, sono stati anche sequestrati preventivamente 16mila euro dal conto corrente.

La notizia del vigile in manette ha sconvolto tutta Santarcangelo e non solo. Tante le reazioni, a cominciare dai commercianti. "I negozianti di Santarcangelo sono sbigottiti – dice Confesercenti – nell’apprendere quanto accaduto nella nostra realtà. Dopo il periodo difficile del Covid e le molteplici criticità attraversare dal mondo del commercio, non pensavano di doversi anche difendere dai ricatti di chi è preposto proprio al controllo del territorio e alla corretta operatività delle attività. Le nostre storie, ma soprattutto la nostra cultura sono molto distanti dalla parola pizzo". la Confesercenti "plaude alla decisione annunciata dai sindaci dell’Unione Valmarecchia (da cui dipende la polizia locale), che si dicono pronti a costituirsi parte civile al processo. Ora attendiamo fiduciosi la conclusione dell’iter della magistratura".

Sul caso interviene anche Barnaba Borghini, candidato sindaco di Alleanza civica. "È triste che nella nostra Santarcangelo ci si trovi davanti a una situazione del genere. Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso per un giudizio definitivo". "Ribadiamo la nostra stima – conclude Borghini – per gli uomini e le donne in divisa, che non sono di certo rappresentate da fatti di questo tipo".