"Contagi e timori. Speriamo vada tutto bene"

Gli studenti tornano in aula, forte la preoccupazione: "Ora serve la didattica a distanza". Appello al presidente della Regione

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Ritorno in classe tra ansie e paure, questo quanto emerge dal racconto degli studenti che nella giornata di ieri hanno ripreso il percorso di didattica in presenza. Molti gli assenti. I ragazzi chiedono con forza la didattica a distanza almeno per i primi giorni, per essere più tranquilli. Con la speranza che magari i contagi nel frattempo calino. "Nella mia classe siamo 18, non mancava nessuno – afferma Giorgia Astolfi del liceo scientifico Paleocapa –. In altre classi c’erano delle assenze ma non erano legate al Covid. Preoccupati un pò lo siamo- Speravamo che almeno per la prima settimana si attivasse la didattica a distanza, ma non è stato così. Speriamo vada tutto bene". La crescita dei contagi è un pensiero che preoccupa. "In classe mancavano un paio di ragazzi a causa del Covid – conferma Davide Myrtaj dell’Itis –. Nel complesso sono abbastanza tranquillo ma la risalita dei contagi mi preoccupa. Forse iniziare le prime settimane in dad avrebbe permesso di tornare al completo e senza timori". Il primo giorno di scuola, nel complesso, è stato tranquillo. "Nella mia classe solo due persone erano assenti per positività – spiega Emanuele Ghiotto del liceo scientifico Paleocapa –. Per oggi è andata ma una dad iniziale avrebbe fatto comodo visita la situazione. Quest’anno ho la maturità e vorrei riuscire a frequentare quanto più possibile in presenza". Chi quest’anno si prepara ad affrontare l’esame di quinta preferisce non dover rinunciare alle lezioni. "Anche da me ci sono state assenze ma tutto si è svolto in modo normale dato che i casi sono in isolamento e nessuno ha avuto contatti con loro – prende la parola Riccardo Bertelli del Celio Roccati –. Per i primi giorni la situazione è sotto sotto controllo, vedremo nei prossimi cosa succederà. Devo sostenere la maturità preferisco quindi frequentare, ovvio che se i numeri dovessero cambiare ci adatteremo". Dove invece ci sono state molte assenze gli studenti sono categorici. "Mancavano 5 compagni – afferma Davide Meneghesso dell’Itis –, mentre i professori erano tutti presenti. Almeno per la prima settimana sarebbe stato meglio attivare la dad, per vedere il decorso dei contagi". Il timore dei ragazzi è che la situazione si possa stravolgere nel giro di poco. "Con i numeri attuali era meglio non mandarci subito tutti a scuola – proseguono Giulia e Andrea –. Se i dati dovessero peggiorare ci metteranno comunque in dad. Onestamente non siamo così tranquilli, qualcuno oltre alle lezioni nel tempo libero lavora, restare contagiati sarebbe quindi un doppio danno". A preoccupare i giovani sono anche i mezzi di trasporto. "In classe abbiamo 7 assenti per positività – spiega Alberto Sterza dell’Itis –. La dad iniziale era la soluzione ideale. Vedremo poi cosa succederà ora che tutti utilizziamo i mezzi pubblici, la mattina sono sempre pieni e il rischio di contagiarsi è molto alto". Alcuni studenti avevano lanciato una petizione a Luca Zaia, il presidente della Regione. "Come Celio Roccati avevamo chiesto un iniziale rientro in dad – conferma Giada Stocco, studentessa –, per essere più così tranquilli. Non neghiamo che questi numeri così alti dei contagi un pò paura la fanno. Sono mesi che ci troviamo davanti una fortissima emergenza".

Agnese Casoni