Omicidio di Porto Viro, uccisa con 12 pugnalate

Autopsia sulla salma della donna trucidata, caccia al killer. Si segue il movente economico

Il luogo del delitto a Porto Viro

Il luogo del delitto a Porto Viro

Rovigo, 15 novembre 2016 - E’ stata uccisa con 12 coltellate Miranda Sarto, l’anziana di 83 anni assassinata, mercoledì scorso, nella sua abitazione di Porto Viro , data poi alla fiamme nel tentativo di simulare un incidente domestico. L’omicida ha impugnato un coltello dalla lama larga e l’ha colpita una dozzina di volte al volto e poi al petto. La donna ha tentato di difendersi alzando un braccio ma il suo assassino, che si trovava di fronte a lei, l’ha colta di sorpresa, non lasciandole il tempo di scappare. Questi i primi esiti dell’autopsia compiuta, sul corpo della donna dal medico legale padovano Luca Massaro, esiti arrivati sul tavolo della Procura ieri mattina. Nei prossimi giorni, le analisi degli ulteriori prelievi effettuati sul corpo, potranno indicare con esattezza l’orario della morte, avvenuta, come confermato dall’autopsia, durante il pomeriggio di mercoledì scorso.

Per ora non ci sono indagati, le persone informate sui fatti ascoltate, in questi giorni, dai carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Andrea Girlando, avrebbero, nelle ore riconducibili al delitto, alibi di ferro. Un assassino, quella dell’anziana di Porto Viro, pensionata e da tempo separata da marito che, con il trascorrere dei giorni, si tinge sempre più di giallo. A mancare infatti sono ancora molti tasselli. Non è ancora stata trovata l’arma, un coltello a lama larga che forse il killer si era portato con sé per minacciare l’anziana e farsi consegnare del denaro.

Da giorni, gli investigatori dell’Arma stanno scandagliando i dintorni dell’abitazione di via Gorghi alla ricerca proprio del coltello con cui l’assassino ha colpito ripetutamente e con rabbia il viso e il petto della donna. Decisivo però, in queste ore, sarà l’esito dell’esame di videosorveglianza delle vie adiacenti alla casa, un’abitazione che si trova a pochi metri dal centro di Porto Viro. Il killer, infatti, dopo avere ucciso la Sarto e appiccato il fuoco alla casa alla stanza da letto dell’anziana, nel tentativo di nascondere le tracce, potrebbe essere scappato a bordo di un mezzo e nel tragitto essere stato dunque immortalato dal sistema di videosorveglianza presente in zona. Il movente attorno al quale si orientano gli investigatori è quello economico, l’assassino potrebbe infatti avere reagito in modo violento dopo il rifiuto della donna di consegnarli del contante. Soldi che l’anziana, che conduceva una vita modesta, era solita custodire proprio all’interno dell’armadio della camera da letto. Anche il testamento della 83enne sembra non essere stato ancora trovato. Secondo alcuni testimoni, la donna, nei giorni scorsi, si sarebbe inoltre rivolta al Comune per offrire la sua casa in cambio di un posto in casa di riposo. Una delle ultime persone con cui la Sarto era stata vista è l’amico di Mesola, Giuliano Fanan che l’aveva aiutata a sistemare, intorno alle 15.30, della legna. Subito dopo l’uomo ha spiegato di essere però tornato a casa e da quel momento non si sa più nulla degli spostamenti dell’anziana.