"La nostra filiera green ora è un modello"

La cooperativa bolognese Coprob è l’unica realtà bieticolo-saccarifera del Paese. Il presidente Gallerani: "Puntiamo sulla sostenibilità"

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Claudio Gallerani, presidente di Coprob, che anno è stato il 2021 per la cooperativa?

"Un anno in cui, come tutti, abbiamo fatto i conti con la pandemia. La tropicalizzazione del clima non aiuta, ma nonostante questi problemi la campagna è stata buona. Siamo soddisfatti dei livelli produttivi e anche dei prezzi dello zucchero, cresciuti fino al 20% per alcune specialità".

L’Europa, intanto, chiede un approccio sempre più green agli agricoltori. Voi quale passi state muovendo in questa direzione?

"La transizione ecologica e digitale è ciò che più ci sta impegnando ed entusiasmando. Per quanto riguarda il green siamo stati precursori, basti pensare al biologico: quest’anno abbiamo aggiunto altri 2mila ettari. Il nostro obiettivo è quello di completare la transizione ecologica e digitale nel giro di un paio di anni".

Cosa cambierà in concreto?

"Sarebbe meglio dire cosa sta cambiando, perché molto è già stato fatto. Coprob lavora per rendere tutta la filiera sostenibile e digitale. Vuol dire passare a un’agricoltura con una forte riduzione di prodotti chimici e con un tracciamento di tutte le operazioni dal campo alla tavola. Abbiamo investito molto, anche nella formazione, e continueremo a farlo".

Coprob è l’unica realtà bieticolo-saccarifera italiana e la competizione si gioca con aziende di altri Paesi. Come si diventa vincenti?

"Sul green siamo più avanti rispetto a tanti Paesi. Un esempio arriva dalla partnership con gli apicoltori che ci permetterà di realizzare delle fasce fiorite attorno ai bietolai per fare il bene dell’ambiente e delle api, fondamentali per il nostro ecosistema. Noi, e quindi l’Italia, abbiamo preso una strada diversa da quella di Francia e Germania".

Cioè?

"Loro puntano alla quantità con un utilizzo della chimica finalizzato a quest’obiettivo. Noi invece prediligiamo la qualità, la sosteniblità e la valorizzazione di una filiera made in Italy. L’Europa chiede di ridurre del 50% l’utilizzo di prodotti chimici entro il 2030, siamo sulla buona strada".

E la tecnologia?

"È funzionale alla sostenibilità. Un passo importante, e anche su questo fronte siamo impegnati, è quello della robotizzazione per seminare e pulire i bietolai senza emissioni".

Insomma, il 2022 sarà all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione.

"Come succede ormai da qualche anno. La verità è che abbiamo creato un modello italiano, seguito in tutta Europa. Anche per i trasporti c’è un’impronta green. Lo stabilimento di Minerbio è a due chilometri dalla ferrovia e noi abbiamo chiesto di portare fino a lì i binari proprio con l’obiettivo di ridurre le emissioni".

Risposta delle istituzioni?

"Di grande interesse".

Giuseppe Catapano