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Bologna Top Ten

Andrea Bontempi: "Imprese controvento, tecnopolo e data center. Un territorio attraente"

Per il nuovo direttore generale di Nomisma, Bologna resta punto di riferimento per player di livello nazionale e internazionale "I dazi americani? Vedremo come saranno applicati da Trump".

Il supercomputer Leonardo, uno dei calcolatori al vertice in Europa

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Bologna "fulcro nazionale" per imprese e affari, ma anche un’area metropolitana capace di attrarre per "attori di livello nazionale e internazionale". È un quadro tutto sommato fiducioso verso il futuro, quello disegnato da Andrea Bontempi, direttore generale di Nomisma, anche alla luce dela classifica sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore.

Bontempi, dal punto di vista economico, che prospettive vede Nomisma per la città di Bologna, nei prossimi anni?

"Il nostro osservatorio rileva un settore manifatturiero in salute nell’area bolognese, con un quarto del fatturato attribuibile a imprese ‘controvento’, che eccellono con prestazioni sopra la

media e trainano il Paese. Bologna continua ad essere un fulcro nazionale e l’area metropolitana si conferma anche un polo di attrazione per risorse umane e investimenti, con un forte interesse da parte di attori nazionali e internazionali, e un alto potenziale di sviluppo grazie alle infrastrutture di conoscenza e all’arrivo dei data center. Nella ricerca ’Sfide e priorità per il futuro dell’Emilia-Romagna’, svolta da Nomisma con Confindustria Emilia-Romagna, a fronte di un’analisi su 10 macro temi significativi, abbiamo suggerito una sintesi fondata su 4 percorsi di ulteriore sviluppo, da realizzare attraverso un metodo innovativo di collaborazione e misurazione".

Quali sono questi ambiti di sviluppo?

"Il focus è stato posto su ’Innovazione e Competitività’, per costruire il laboratorio del domani; ’Infrastrutture e Territorio’ per garantire connessione, mobilità ed opportunità; ’Capitale Umano e Benessere per Formare, Vivere, Crescere’; ’Sostenibilità e Transizione’ ovvero Energie per Crescere".

Nota dolente, anche se accomuna non solo Bologna ma tutta la regione, è quella dell’export. Con i dazi promessi da Donald Trump, da un lato, e la crisi tedesca,dall’altro, quali rischi corre il tessuto imprenditoriale del nostro territorio?

"Crediamo occorra verificare l’effettiva applicazione dei dazi. Trump sembra avere un approccio molto pragmatico, quindi potrebbe alla fine convergere su una posizione meno aggressiva. Se confermati, dovremo considerare che gli Usa sono il primo mercato di esportazione e quindi le ricadute saranno da attenzionare. A maggior ragione considerando che la Germania, altro

fondamentale mercato di sbocco per il nostro export, è in recessione anche nel 2024 e non mostra segnali di recupero per il 2025. Questi sviluppi potrebbero influire sulle

produzioni di altri Paesi che d ipendono dalle filiere emiliano-romagnole, con effetti oggi

non ancora quantificati".

A Bologna l’alloggio resta difficile da trovare e costosa, sia per l’acquisto sia per l’affitto. Quali sono le prospettive del mercato immobiliare?

"L’osservatorio immobiliare di Nomisma rileva un mercato con prezzi rigidi, tipico dell’Italia anche durante l’attuale rallentamento delle transazioni. Nel mercato della locazione, la domanda stabile a lungo termine si somma a quella di chi non può acquistare, lavoratori in mobilità e studenti. L’aumento della domanda sta spingendo i canoni a livelli difficili da sostenere per molte famiglie e le forme di tutela disponibili, dopo la locazione a canone di mercato, sono limitate".

E quanto pesa la difficoltà di trovare un alloggio nel tentativo di reperire cervelli e

manodopera nelle nostre imprese?

"Il mondo industriale, anche quello bolognese, è preoccupato per la scarsità di alloggi disponibili e gli alti canoni, che spesso rappresentano un ostacolo per il trasferimento lavorativo. L’esigenza di attrarre giovani talenti, soprattutto con competenze di avanguardia, sta spingendo le imprese a implementare misure di welfare, tra le quali il supporto nella ricerca di alloggi o il contributo alle spese abitative".

Come giudicate le misure messe in campo dal Comune?

"Il Piano Casa del Comune potrebbe avere tempi di attuazione non immediati anche a causa di

vincoli strutturali stratificati negli anni. L’Agenzia per l’affitto è un passo importante e pregevole negli intenti per le ambizioni che incorpora. Ovviamente, sarebbe cruciale associare ad essa una campagna di comunicazione e dei meccanismi che facilitino la capacità di intercettare e gestire il patrimonio abitativo privato sfitto o sottoutilizzato. Sarebbe utile, inoltre, rafforzare la

collaborazione con il privato e il privato sociale per rispondere il più rapidamente possibile alla

crescente domanda di abitazioni a prezzi accessibili".

Infrastrutture: il Passante di mezzo procede a ritmo lento, i lavori del tram rallentano la città. Quanto pesa su cittadini e imprese questo disagio?

"La contemporaneità dei tanti interventi, in parte ereditati dalle scelte del passato e in parte vincolati dalla disponibilità delle risorse del Pnrr, rende particolarmente difficoltosa la mobilità, specialmente per le famiglie produttive con figli. Sulla fronte della viabilità al momento non abbiamo fatto approfondimenti specifici ma certamente la realizzazione di opere necessita pazienza da parte dei cittadini in vista di un risultato futuro".

Punto forte di Bologna, resta l’istruzione. Grazie anche al Tecnopolo, la nostra città si conferma capitale della conoscenza. Cosa si può fare per migliorare ancora?

"Il mercato del lavoro è cruciale per la competitività delle imprese, che faticano a trovare risorse, soprattutto nelle competenze Stem. Per rispondere a questa sfida è fondamentale un approccio integrato che coinvolga scuole, università e imprese, con un focus su formazione e orientamento. Le commissioni di studio evidenziano che le donne, pur avendo grandi potenzialità, spesso tendono a orientarsi verso percorsi Stem meno richiesti".

Andrea Bonzi