GIOVANNI DI CAPRIO
GIOVANNI DI CAPRIO
Bologna Top Ten

Confartigianato è pronta alla sfida: "Una città sempre più accogliente"

Il segretario regionale Renzi: "La piccola impresa gioca un ruolo fondamentale per integrare i lavoratori"

Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna, legge con ottimismo i dati del Sole24Ore che riguardano Bologna

Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna, legge con ottimismo i dati del Sole24Ore che riguardano Bologna

di Giovanni Di Caprio

Consumi, sicurezza, lavoro, società, ambiente e cultura. Secondo la classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita nelle città italiane, Bologna è al nono posto generale, in calo rispetto alla seconda posizione del 2023. Anche se la città ha agganciato il primato tra le grandi città dello Stivale. Amilcare Renzi, segretario regionale Confartigianato Emilia-Romagna, traccia un quadro della situazione.

Bologna passa al 18esimo posto per ricchezza e consumi (-15 posizioni rispetto al 2024). Cos’è cambiato rispetto al 2023, nonostante in Lavoro e Affari Bologna sia al quarto posto?

"Sul versante dei consumi c’è stata prudenza e il target di visitatori ha una minore capacità di spesa".

Secondo lei è giusto parlare di Bologna come una ‘città-cantiere’?

"I cantieri ci sono e ci auguriamo vengano finiti il prima possibile. L’auspicio è sempre quello che l’organizzazione del lavoro sia il meno impattante possibile in questa città che punta a essere sempre più bella e accogliente per i bolognesi stessi e i turisti".

A proposito di turismo, cosa colpisce di Bologna?

"È scontato dire soltanto che in città ci sia una buona qualità della vita e tante bellezze da visitare. In questi anni arriveranno sempre più turisti, per questo si sta rinnovando il nostro ‘arredo urbano’, non possiamo avere situazioni blande ma bisogna qualificare sempre di più questo territorio".

Nello specifico?

"Abbiamo una sanità che è un fiore all’occhiello del nostro Paese e anche degli ottimi servizi. Bologna, inoltre, sa accogliere e ha una grande posizione logistica".

E allora di cos’ha bisogno per essere sempre più attrattiva?

"Deve rendere più tranquilli gli stessi abitanti e anche coloro che arrivano per visitare le Due Torri. Per il 2025, ad esempio, penso a coloro che verranno a visitare le chiese del nostro territorio, a causa del Giubileo".

Intende ‘più sereni’ in termini di sicurezza?

"Sì, non siamo abituati ad avere così tante aree complesse, per questo diventa obbligatorio un presidio attento. Vanno evitate zone lontane da quello che è il vivere civile a cui siamo abituati".

In che modo?

"Creando le condizioni affinché non ci sia nemmeno l’idea di devastare la città o di renderla diversa da come l’ha costruita chi ci ha preceduto".

Le Due Torri hanno perso terreno per quanto riguarda la Demografia e la Società, passando dal primo posto del 2023 al 20esimo del 2024.

"È un problema complessivo del nostro Paese, forse a causa delle tante incertezze per quanto riguarda il futuro. Inoltre, dobbiamo gestire il bisogno di manodopera con l’accoglienza, quest’ultima, però, deve essere mirata e ben organizzata, avvicinando gli extracomunitari all’interno del nostro tessuto di tradizioni".

Confartigianato come opera in tal senso?

"La piccola impresa gioca un ruolo fondamentale. Così, i nostri imprenditori non si limitano ad avere solo un rapporto di lavoro col soggetto autonomo, bensì lo accompagnano ‘gomito a gomito’ verso un’integrazione e alla ricerca della vita di comunità, nel rispetto del nostro modo di vivere.