Alessandrini, l’ex di tutte le squadre "Sarà un campionato incertissimo"

Stagioni a Pesaro, Fermo, Ancona e Recanati, il mister svela le sue carte: "Spal, Entella e Cesena protagoniste"

Alessandrini, l’ex di tutte le squadre  "Sarà un campionato incertissimo"

Alessandrini, l’ex di tutte le squadre "Sarà un campionato incertissimo"

di Andrea Verdolini

Marco Alessandrini può essere considerato una delle "massime autorità" in materia di serie C. D’altronde "parla" il suo curriculum: il 69enne tecnico che ormai possiamo considerare senigalliese doc, è l’unico che, in epoche diverse, ha guidato tutte le quattro compagini marchigiane al via nel prossimo girone B. Nella sua carriera, del gruppo del centro-nord Italia, si è seduto anche sulle panchine di Gubbio e Rimini e inoltre, particolare non trascurabile, ha condotto a successi compagini che non erano certo da considerare tra le grandi favorite, vedi il memorabile spareggio vinto con la Fermana sul blasonatissimo Livorno. Insomma, esperienza e conoscenza del campionato da vendere.

C’è stato, nel recente passato, un lotto di squadre così competitivo come quello attualmente ai nastri di partenza?

"Probabilmente no: forse due anni fa, con la presenza di Pescara a Modena, era un raggruppamento che assomigliava all’attuale. Ma davvero stiamo per assistere a un campionato di altissimo livello, bello, prestigioso e stimolante, dove le tante squadre che hanno ambizioni dovranno lottare duramente in ogni match".

Nel drappello delle possibili favorite che vede in pole-position?

"La Spal sarà una sicura protagonista: viene da una retrocessione con ambiente in subbuglio e qualche critica alla società. Tuttavia si è affidata ad una certezza in panchina come Di Carlo e ha acquistato dei nomi importanti come Antenucci, Rosafio e Siligardi. Sullo stesso piano metterei Virtus Entella e Cesena: il patron dei liguri non ha nascosto i suoi obiettivi di vertice, mentre in Romagna mister Toscano ha allestito una rosa perfettamente in linea con la sua filosofia".

Perugia e Pescara?

"Silvio Baldini, in categoria, può essere considerato una garanzia e Zeman, in Abruzzo, gode di notevolissimo credito. È l’allenatore ideale per un’ambiente caldo e passionale come quello pescarese e la sua squadra può essere capace di tutto".

Veniamo alle "nostre": l’Ancona ha cambiato parecchio rispetto allo scorso anno. Dove la possiamo collocare?

"Mutare in maniera così profonda l’organico credo sia una filosofia del direttore sportivo Micciola, di concerto con l’allenatore. A Donadel va concessa fiducia e mi pare che abbia parecchie alternative: in attacco ci sono bei nomi, da Spagnoli a Energe, un 2000 che tutti gli addetti ai lavori consideravano come tra i giovani più promettenti. Inoltre Cioffi, Peli e Simonetti: certo è una squadra, in parte, da scoprire ma interessante".

Spina dorsale confermata invece alla Recanatese.

"Mercato intelligentissimo in un ambiente ideale. Il progetto è chiaro: dare continuità con innesti mirati. Melchiorri, oltre a essere un grande calciatore è molto intelligente e ci sono under di prospettiva. Potrebbe essere una mina vagante".

Per Vis Pesaro e Fermana si profilano, all’orizzonte, sofferenze?

"La Vis non mi dispiace: ci sono state conferme notevoli come quelle di Valdifiori, Tonucci e Di Paola e darei il giusto rilievo al recupero di Marcandella a centrocampo dopo il lungo infortunio. Occhio a Sylla in avanti: se trova continuità sarà un fattore. Farroni in porta rappresentava un punto di forza (potrebbe però rimanere, ndr). In merito alla Fermana, certamente ha subito una specie di terremoto però Bruniera, dopo essere stato un ottimo calciatore è una persona seria e affidabile. Una squadra giovane con però alcune colonne come Spedalieri, Giandonato e Misuraca".

Appunto: su chi fare la corsa per lasciarne cinque alle spalle?

"È il vero domandone se pensiamo che Lucchese, Carrarese, Juventus Next Gen, Arezzo e soprattutto Gubbio sono fuori portata. Lo stesso Rimini, con i colpi Cernigoi e Morra, si candida quantomeno per i playoff. Conosciamo poi le potenzialità del Pineto neopromosso".

Non resta quasi più nessuno…

"Per questo sarà un campionato incertissimo dove non ci sarà nulla di scontato".