"Amo il calcio da sempre Ma la nostra attività è molto più formativa"

"Ricordo le prime volte quando non avevo la patente e i genitori mi accompagnavano sui vari campi dove ero stato designato come arbitro. Ecco, due anni fa è stata una soddisfazione la promozione nell’organico della Can C anche per loro e per chi ha condiviso con me questo percorso". Il 32enne Daljit Singh, ingegnere civile e assistente arbitrale della sezione di Macerata, pensa a quando ha saputo di avere tagliato quel traguardo e a quei momenti che hanno segnato il suo cammino sui campi di calcio. "A 16 anni – dice – c’è stato il mio debutto in una gara del campionato Giovanissimi tra Corridonia-Portorecanati, poi non posso dimenticare il derby Altamura-Gravina (serie D) dove c’era come assistente anche il maceratese Zef Preci in una partita con 2.500 persone sugli spalti". C’è una differenza evidente tra la serie C e la D. "La comunicazione è molto veloce tra di noi essendo dotati di auricolari e bandierine elettroniche, poi il nostro compito non è circoscritto solamente a rilevare il fuorigioco ma dobbiamo essere anche attenti e pronti ad intervenire per quanto avviene nelle zone adiacenti alle fasce". A scuola Daljit, che da tre anni è il vicepresidente della sezione arbitrale maceratese, ha conosciuto il mondo arbitrale come tanti altri giovani. "Il calcio mi è sempre piaciuto, giocavo con le giovanili della Robur Macerata quando mi sono dovuto fermare a causa di una broncopolmonite e in quel periodo in classe ho assistito a una lezione in cui si parlava di questa attività. Ritengo l’arbitraggio uno sport che è anche molto formativo a livello caratteriale e umano".