Cresce l’amore per il basket: "Merito di questo club"

Davide Giudici, presidente Fip: "Bimbi, coach, arbitri: numeri impressionanti. La stella polare è la società biancorossa con la sua storia ormai cinquantennale".

Cresce l’amore per il basket: "Merito di questo club"

Cresce l’amore per il basket: "Merito di questo club"

Molto più di un presidente. In questo caso della Fip per quel che riguarda Reggio e provincia. Parliamo di Davide Giudici, figura carismatica del basket di casa nostra, da sempre ‘in campo’ per lo sviluppo e la crescita della pallacanestro sul nostro territorio, con un occhio di riguardo ai contesti giovanili. Non a caso è stato uno degli ispiratori della prima ‘Pr Academy Cup’ di scena al PalaBigi.

Giudici, lei è il presidente federale di una terra sempre più a ‘trazione cestistica’: a cosa si deve questa crescita costante?

"Se anno dopo anno la nostra provincia registra numeri impressionanti, buona parte del merito va alla presenza ormai cinquantennale di un club di alto livello come la Pallacanestro Reggiana. Non riesco a immaginarmi tutti questi bambini che giocano, tutti questi coach che allenano, tutti questi arbitri che fischiano, senza quella stella polare che è il club biancorosso". A tal proposito, in estate la Pallacanestro Reggiana ha portato avanti un cambiamento radicale a tutti i livelli, come sono le prime impressioni di questa ‘nuova era’?

"Senz’altro positive. Un grande professionista come Dalla Salda ha lasciato il posto ad un gm di caratura internazionale come Coldebella, una scelta che la dice lunga sul cammino che la società vuole intraprendere. La scelta del coach è poi coerente con quella del gm: grande esperienza internazionale e appeal per attrarre giocatori importanti. La squadra è completamente rinnovata, servirà tempo e non escludo qualche ritocco al roster a campionato iniziato. C’è entusiasmo, come è giusto che sia, ma il primo obiettivo per noi dev’essere sempre la salvezza". Da ex playmaker di buonissimo livello vorremmo un parere tecnico sulla squadra di Priftis: quali potranno essere i punti deboliforti?

"È una squadra leggera, senza il famoso asse play-pivot, ma con un talento offensivo molto importante. Ci sono 6-7 giocatori che possono garantire la doppia cifra e avere un ‘go to guy’ come Galloway nei momenti decisivi è un lusso. Onestamente a Weber avrei preferito un play difensore e ordinato, così come ad Atkins un lungo con più chili e cattiveria agonistica. Ci sono però due scommesse che possono alzare il livello: Faye e soprattutto Grant. Il primo è un prospetto importante, a cui va dato il tempo di diventare affidabile, ma è di fatto l’unico con un vero corpo da centro di ruolo. Grant invece è il miglior atleta della squadra e in difesa può vedersela con tutti, dall’1 al 5 e questo lo rende una pedina fondamentale. Se riuscirà a crescere anche dal punto di vista offensivo potremo contare su un giocatore da 25 minuti, con un potenziale da cambio in Eurolega".

Francesco Pioppi