STEFANO FOGLIANI
Calcio

Da Boloca a Viti e Vina Ecco il nuovo Sassuolo

Continua ad investire sui giovani la società neroverde. Dionisi potrà contare su una decina di volti nuovi. Per la porta ecco Cragno

Da Boloca a Viti e Vina Ecco il nuovo Sassuolo

Da Boloca a Viti e Vina Ecco il nuovo Sassuolo

di Stefano Fogliani

Non ha perso il gusto per la scommessa, il Sassuolo, né l’abitudine ad investire su giovani promesse da far crescere all’interno di un progetto la cui filosofia sul mercato è sempre stata molto chiara, e rivolta più che a ‘superstar’ a figure funzionali al progetto, ad atleti in grado di calarsi in un realtà comunque ‘particolare’ rispetto al panorama della massima serie. Dopo quello della stagione scorsa, un altro mercato che ha visto i neroverdi muovere parecchio, tanto in uscita quanto in entrata, arruolando una decina di volti nuovi destinati a cambiare il volto del terzo Sassuolo di Dionisi: quantomeno eterogeneo, il plotoncino dei nuovi arrivati, fatto di giovani prospetti, di debuttanti dai quali ci si aspetta molto e da atleti più esperti, ma comunque giovani, che cercano rilancio ad alto livello.

Tra i primi, in rigoroso ordine di apparizione, il trequartista Cristian Volpato, fantasista italo-australiano classe 2003, arrivato dalla Roma dopo un anno di apprendistato agli ordini di Mourinho, e il laterale Filippo Missori, classe 2004: arriva anche lui dalla Roma, con la quale ha fatto tutta la trafila nelle giovanili prima di approdare alla massima serie dove ha giocato tre gare a fine stagione scorsa, in estate ha vinto l’Europeo di categoria con gli azzurrini under 19 di Alberto Bollini tra le cui fila militava anche il terzo ‘baby’ che il Sassuolo ha scelto in quel di Genova, ovvero il centrocampista classe 2005 Luca Lipani. Di tutti, vuole la formula di prammatica, ’si dice un gran bene’. Ma tutti, ha evidenziato Alessio Dioisi, andranno necessariamente ‘aspettati’, ma il Sassuolo – si pensi ai casi recenti di Raspadori, Scamacca, Frattesi – è abituato a non mettere fretta ai suoi giovani talenti, mentre qualcosa in più che a loro chiederà, la società neroverde, a due deb che si affacciano alla massima serie con bella convinzione. Già, perché Daniel Boloca, centrocampista classe 1998, e Samuele Mulattieri, centravanti classe 2000, la massima serie se la sono presa sul campo dominando lo scorso campionato di serie B con il Frosinone, e proveranno a dimostrare di esserne all’altezza in quel di Sassuolo. Boloca diventa asset importantissimo di una mediana che cambia assetto – da tre a due, e lui è mediano da due, più che mezzala – mentre da Mulattieri, che in Ciociaria ha fatto 12 gol in 29 presenze (uno ogni 125’) ci si aspetta mantenga le promesse, studiando magari all’ombra di Pinamonti. Finita qui? Nemmeno per idea: altri innesti di spessore, almeno sulla carta, sono quelli del portiere Alessio Cragno, del centrale difensivo Mattia Viti, del laterale sudamericano Matia Vina che in comune hanno, alle spalle, una stagione al di sotto delle attese.

Cragno ha fatto cose importanti a Cagliari, dove si è imposto come uno dei migliori portieri italiani, passando poi al Monza, dove tuttavia non ha trovato spazio e ricomincia da Sassuolo, non senza insidiare un ‘monumento’ come Consigli. Viti, che ha debuttato tra i pro con Dionisi nel 202021 nell’Empoli che ha vinto la B, dopo un’ottima stagione nella massima serie con i toscani è passato al Nizza dove tuttavia ha collezionato appena 9 presenze, e cammino parallelo ha fatto Vina, che a gennaio è passato dalla Roma al Bournemouth, in Premier, salvo poi rientrare nella capitale per essere poi ‘rigirato’ a Sassuolo. Ultimo, ma non ultimo, Racic: centrocampista serbo di fisico (1,93 di altezza) ed esperienza (classe 1998), arriva dal Valencia dopo una stagione in prestito al Braga, dove ha giocato non spessissimo (19 gettoni) segnando comunque un gol. Per tutti e quattro, in attesa di riempire le caselle sugli esterni difensivi, quella che comincia oggi è, o sarebbe, la stagione del riscatto.