Pinamonti Il bomber che vuole riscattarsi

Dopo una prima stagione deludente e un precampionato con ottimi segnali, il numero nove si candida per un campionato da protagonista

Pinamonti Il bomber che vuole riscattarsi

Pinamonti Il bomber che vuole riscattarsi

"Sono il primo a sapere che la scorsa stagione avrei dovuto fare di più, ma ci sono state varie difficoltà, personali e di squadra, infortuni e squalifiche che mi hanno condizionato in modo importante. Ho voglia di rivincita". Anche, aggiunge, "per far ricredere tate persone che l’anno scorso hanno parlato un po’ troppo". Nel Sassuolo dei ‘vecchi’, ovvero di chi c’era già, il più atteso è senza dubbio Andrea Pinamonti, centravanti per il quale il Sassuolo spese, per acquistarlo dall’Inter, la bellezza di 20 milioni di euro, blindandolo con robustissimo pluriennale. Soldi spesi bene? Per l’ad neroverde Giovanni Carnevali sì, perchè "può essere il futuro centravanti della nazionale". Per Dionisi, invece, ‘Pina’ è e resta l’attaccante di punta, "che dobbiamo essere in grado, come squadra, di mettere in condizione di esprimersi al meglio". Per i tifosi neroverdi, fin qua, è invece poco più che un oggetto misterioso. In un attacco dove, la scorsa stagione, Berardi ha brillato nonostante due mesi di assenza, dove Laurientè ha mostrato, oltre a qualche pausa di troppo, ‘numeri’ da fenomeno, la cartuccia Pinamonti è rimasta inesplosa. Trentadue presenze, 25 dal 1’, 2172’ in campo e solo 5 gol: pochi, per un attaccante che nel 202122 a Empoli ne aveva fatti quasi il triplo, e che gli stessi gol li aveva segnati tra Frosinone e Genova, quando si era affacciato, da ‘deb’, alla massima serie. Pochi anche e soprattutto se commisurati ad aspettative che l’investimento fatto su di lui dalla società neroverde ha inevitabilmente alzato: lui, a più riprese, ha fatto capire di essere ben consapevole di non aver reso, fin qua, in parallelo alle attese, non ha lesinato impegno ma immaginiamo un po’ di pressione, rispetto a numeri non soddisfacenti, alla lunga possa anche averla patita.

L’estate – che lo ha visto anche escluso dagli impegni più recenti della nazionale maggiore, cui era approdato, debuttando, nell’ottobre dell’anno scorso – ha ‘resettato’ quanto doveva, anche a livello mentale, Pinamonti ha cominciato la stagione "motivato al massimo" e se il precampionato non lo ha visto troppo in palla – tre gol in occasione della prima amichevole, dopo soprattutto fatica – resta vero che si parla, appunto, di precampionato e tanto vale guardare all’oggi che vede cominciare la stagione. Con Dionisi che gli ha rimodellato attorno uno schema offensivo che gli piazza vicino un trequartista con il quale dialogare e al quale aprire spazi e con lui che lavora per riannodare se stesso alle premesse con cui arrivò in neroverde. "Penso soprattutto a lavorare bene. Cambiamenti tattici? Io sono pronto, ma è mister che decide, e questa cose vanno chieste a lui. Da parte mia le sensazioni sono buone", disse dopo una delle tante amichevoli disputate dal Sassuolo in quel di Vipiteno. E’ passata qualche settimana, il Sassuolo nel frattempo ha giocato in Coppa Italia, ha vinto contro il Cosenza non senza affannarsi oltre il 90’, Pinamonti ha giocato prima nel 4-2-3-1 dentro il quale è atteso da tempo, poi in una sorta di 4-2-4 con accanto Mulattieri, ha segnato su rigore e, battendosi e sbattendosi, qualcosa ha combinato, prima di uscire dal campo esauto. Giocoforza, si riparte da lui, e dai segnali mandati dall’ariete di Cles al Marulla di Cosenza, palcoscenico non granchè a la page per uno che ha giocato anche in Champions League e si porta addosso la scomodissima etichetta del giocatore più pagato di sempre nelle storia del Sassuolo.

E si riparte da quell’esultanza ‘cosentina’ dentro la quale c’erano rabbia, un pizzico di sollievo e voglia di rivalsa. Serviranno tutte e tre, al Pinamonti-bis, per riallacciarsi a se stesso in vista di una stagione che vale già tanto, prima di cominciare, per il Sassuolo. E tantissimo per lui.

Stefano Fogliani