ANDREA BONZI
Economia

Bonaccini: "Green e digitale, la sfida è governare queste transizioni"

Il numero uno della Regione sui rimborsi per l’alluvione di maggio "Roma dia risposte anche sui beni mobili, c’è chi ha perso tutto". E sulla crisi della Marelli dice: "L’addio ai motori termici non c’entra...".

Il presidente Bonaccini: "Green e digitale la sfida è governare queste transizioni"

Il presidente Bonaccini: "Green e digitale la sfida è governare queste transizioni"

Bologna, 30  gennaio 2024 – La ricostruzione dopo l’alluvione di maggio, che ha colpito l’Emilia–Romagna, con l’obiettivo di risarcire "fino all’ultimo euro" chi ha subito danni. Ma anche la transizione ecologica e le crisi di aziende storiche bolognesi, come Magneti Marelli e La Perla. Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, mette in fila le priorità da affrontare.

Presidente, nella classifica del Sole 24 Ore, Bologna si è piazzata al secondo posto. Quali le caratteristiche che consentono questo primato?

"A Bologna, come in tutta l’Emilia-Romagna, c’è una lunga tradizione di buon governo, che può contare su solide basi in termini di servizi e welfare. La disoccupazione è sotto il 5%, la nostra sanità è riconosciuta dal governo come riferimento e la stragrande maggioranza delle imprese offre condizioni di lavoro mediamente migliori del resto del Paese, grazie all’intesa coi sindacati"

Quindi, ci si può adagiare sugli allori?

"Non c’è nulla di scontato in questo. Anzi, spesso mi arrabbio quando sento dire ‘Eh ma voi vivete in Emilia-Romagna…’, come se tutto fosse dovuto. Questi risultati nascono da politiche lungimiranti e dalla fatica che i nostri nonni e genitori hanno patito per risollevare una terra, l’Emilia-Romagna, che uscì dalla guerra come una delle più povere in Europa e oggi è una delle aree più sviluppate del mondo. E anche grazie agli investimenti che abbiamo fatto in questi anni in ricerca, innovazione, nuove tecnologie, rafforzando le reti sociali per non lasciare indietro nessuno".

Su cosa puntare per migliorare ancora la qualità della vita dei cittadini?

"Abbiamo di fronte sfide difficili. La prima si chiama transizione ecologica, per salvare il bene più prezioso che abbiamo: il nostro pianeta. Attraverso lo strumento del Patto per il Lavoro e per il Clima abbiamo fissato l’obiettivo di arrivare entro il 2050 alle zero emissioni inquinanti. È un dovere verso le nuove generazioni. La seconda è la transizione digitale e, su questo punto, l’Emilia-Romagna parte cento metri davanti a tutti"

Si riferisce al Tecnopolo di Bologna?

"Certo. Ospitare al suo interno il supercomputer Leonardo, tra i primi cinque più veloci al mondo, dà un vantaggio competitivo reale a imprese e centri di ricerca. E se gli esperti ci dicono che un terzo dei nostri figli e due terzi dei nostri nipoti farà lavori che oggi non esistono, si capisce l’importanza strategica di questa infrastruttura".

Dopo anni difficili, tra pandemia e inflazione al galoppo, l’anno scorso sarà ricordato anche per l’alluvione che ha colpito i nostri territori. Il lavoro da fare è tanto, a cominciare dai rimborsi di chi ha perso tutto. A che punto siamo?

"Con il commissario Figliuolo lavoriamo bene. Ringrazio lui e la sua squadra perché non si stanno risparmiando. Però scontiamo il ritardo iniziale nella nomina del commissario: chiedemmo da subito la sua nomina, chiunque esso fosse, perché c’era la ricostruzione da gestire. Abbiamo perso mesi preziosi. Siamo vicini a imprese e famiglie colpite, alcune delle quali hanno perso tutto. Non ci muoveremo di un millimetro finché non sarà rimborsato anche l’ultimo euro".

Com’è stato e com’è il rapporto con il governo sul tema?

"Da parte nostra c’è la massima volontà a collaborare e a evitare inutili polemiche. Ho ringraziato la premier Meloni e Ursula Von der Leyen per aver deciso di destinare altri 1,2 miliardi di fondi Pnrr alla ricostruzione pubblica e alla messa in sicurezza della Romagna. Ogni euro che arriva è benedetto. Resta, però, il nodo del rimborso dei beni mobili: a oggi non è previsto il risarcimento di arredi, mobili, elettrodomestici. È veramente surreale. Come si può promettere il rimborso del 100% dei danni, come fatto dalla presidente Meloni, e non includerli? Mi auguro che il governo corregga questa stortura".

A Bologna diverse crisi hanno colpito il territorio: Marelli, La Perla e Agenzia Dire. Settori vari, con l’unico comune denominatore di famiglie che rischiano di perdere il lavoro.

"Crisi drammatiche, ma che hanno origini e storie diverse. Al Fondo Kkr proprietario di Marelli abbiamo detto che qui non può esistere l’idea di svegliarsi una mattina, chiudere uno stabilimento e mandare a casa oltre 300 lavoratori. Li abbiamo costretti a un tavolo, abbiamo chiesto e ottenuto la collaborazione del Governo e sono fiducioso in una soluzione. Lo stesso stiamo cercando di fare con l’Agenzia Dire e La Perla e che abbiamo fatto nelle decine di crisi aziendali affrontate".

In più c’è il problema della riconversione green che ha messo nel mirino il settore auto e derivati. In Emilia vede rischi per la Motor Valley?

"Spazziamo via questo equivoco. La crisi della Marelli non c’entra nulla con la riconversione ecologica. È un’azienda in salute, con buone prospettive, che la proprietà aveva deciso di chiudere senza ragioni economiche valide. La transizione ecologica non è uno spettro che aleggia sulla Motor Valley, ma una grande opportunità che le migliaia di aziende di quel comparto conoscono da tempo. Molte sono impegnate su motori non inquinanti seppur ad alte prestazioni. È una trasformazione inevitabile e necessaria che va accompagnata, senza contrapporre ambiente e lavoro, ma aiutando le aziende a comprendere l’opportunità che porta con sé".

A Bologna ci si interroga sulla ‘grande malata’, la Garisenda. La Regione ha partecipato al salvataggio con 5 milioni di euro, ma i lavori dureranno anni.

"Non mi ha sorpreso l’affetto che i bolognesi le hanno dimostrato. La Garisenda è sempre venuta dopo la più famosa Asinelli, ma oggi è forse addirittura più amata della sua ‘sorella’. Va messa in sicurezza e ho apprezzato molto come il Comune abbia messo in campo immediatamente strumenti e uomini per farlo nel minor tempo possibile. E la Regione ha fatto la propria parte, come la stanno facendo tantissimi cittadini e tantissime aziende"