Selleri
Prima di scendere a Marzabotto il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella e il presidente della repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier saliranno a San Martino di Caprara dove in una visita privata incontreranno i familiari delle vittime. L’appuntamento è fissato per le 11,30 circa luogo scelto non è casuale dato che quella collina è la più significativa per riassumere l’eccidio.
Il borgo di San Martino era la realtà centrale per la comunità di Monte Sole e il 29 settembre del 1944 questa località venne risparmiata dalla squadra delle SS che si recavano a Casaglia. Nel ritornare a Marzabotto il giorno successivo, però, i soldati si fermarono proprio lì consumando l’ennesima strage. I primi ad essere uccisi furono Dante Paselli, la moglie Maria Naldi e il loro bambino Franco di appena 40 giorni, poi una quarantina di persone, in gran parte donne e bambini, vennero portate davanti ad un casolare e mitragliate. I corpi degli uccisi furono bruciati mediante alcune fascine cosparse di liquido infiammabile e anche il borgo venne incendiato tanto che ancora oggi ne sono rimasti solo i ruderi.
A 80 anni di distanza il ricordo di quella strage è ancora molto vivo nella valle del Reno e del Setta anche perché a San Martino non si smise di uccidere fino al 13 ottobre 1944 quando venne percosso fino alla morte il beato don Giovanni Fornasini con il suo cadavere che fu pure decapitato come ultima offesa. Steinmeier arriva qui per ribadire come il popolo tedesco si sia pentito di quanto accaduto non solo a Marzabotto, ma anche in altre località italiane, ed entrambi i capi di Stato si presentano con l’intenzione di onorare questi caduti che non volevano essere eroi, ma che sono comunque diventati i padri delle rispettive democrazie. "A Monte Sole – scrisse Mattarella nel 2020 – sono piantate radici robuste della nostra Costituzione repubblicana, le quali alimentano i principi di convivenza, di libertà, di uguaglianza tra le persone, di giustizia sociale, da decenni patrimonio della comunità nazionale e motore del nostro modello civile. Al tempo stesso, quelle radici portano linfa alla comune casa europea, all’Europa unita nelle diversità, ma anche nella civiltà dei diritti inviolabili della persona, nella cooperazione, nella solidarietà, che deve sempre prevalere sui rigurgiti di egoismo".
Deposte le corone a memoria delle vittime, i due presidenti scenderanno a Marzabotto dove terranno i loro interventi sul palco allestito nella piazza principale del paese. Il programma prevede che questo momento avvenga alle 12,10 circa, considerato lo spostamento tra San Martino e il capoluogo. Terminati gli eventi della mattinata Mattarella e Steinmeier si spostaeranno verso Bologna, e più precisamente in direzione di Palazzo Caprara, sede della prefettura: il loro arrivo nel cuore del centro storico cittadino è previsto per le ore 13,25.
Sarà questo l’atto conclusivo di una visita destinata a scrivere una nuova pagina di storia per l’Italia, la Germania e l’Europa nel suo complesso: se è vero che non è la prima volta che i capi di Stato italiano e tedesco si ritrovano a Marzabotto per commemorare l’eccidio di ottant’anni fa, farlo adesso che la guerra è tornata in Europa, e più in generale in un mondo che non ha abbandonato la via della violenza per la risoluzione dei conflitti, come è sotto i nostri occhi proprio in queste settimane, è indubbiamente un gesto di grande coraggio, fatto con l’intenzione di indicare la direzione di una pace che nasca della convivenza tra i popoli.