Un saluto al cavallo scomparso

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 26 aprile 2021 - L’Oasi del Tramonto di Santa Veneranda è il luogo dove vengono accolti i nostri animali quando ci lasciano dopo aver vissuto con noi per anni. Ed è il luogo dove andiamo a trovarli per cercare di colmare il vuoto che hanno lasciato. La signora Giovanna Grianti scava la buca e con tanta tenerezza li avvolge e li sotterra con gesti amorevoli; infine scrive il loro nome su un bastoncino. Quando ho portato la mia cagnolina lei ha saputo dare dignità al mio dolore mentre spesso si è costretti a nasconderlo perché per molti è incomprensibile: “……stai così male per un cane?”. Ritengo che il cimitero degli animali curato e ben tenuto sia il termometro del livello di civiltà di una città. Anna Mega

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Non c'è nulla di cui vergognarsi nel provare dolore per la scomparsa di uno degli animali che ci tiene compagnia. Essi spesso, in silenzio, danno molto più di ciò che ricevono. Ed è difficile farlo capire a chi non ha mai provato cosa significa avere accanto un cane, un gatto, un cavallo con cui si sono condivisi momenti di vicinanza e di emozioni. Il cimitero degli animali è un modo per testimoniare l'affetto che ci lega ad essi, ma non è l'unico. E comunque vanno rispettati coloro che con grande dignità vi fanno ricorso. Un giorno dovetti far abbattere un cavallo che si era irrimediabilmente fratturato un arto. Lo seppellii vicino alla scuderia, anche se era vietato. Annibale è ancora là e quando passo lancio uno sguardo su quel posto segreto. Per un animale verso cui si è provato grande affetto e che scompare si può anche piangere. Non c'è spiegazione ai momenti emozionali. E' così e basta.  

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