Virus, la prudenza non è mai troppa

La lettera. Risponde Beppe Boni

Anche professori "ottimisti" ci avvisano della pericolosità delle ultime, specie  di virus per chi non è ancora vaccinato, ma anche chi lo è. Pure pure con 3° dose  dicono che è bene essere prudenti e usare la mascherina al chiuso e all'aperto ovviamente vicino ad altri. Anche contrarre il virus in forma leggera, da vaccinati, non è una passeggiata. Meglio evitare comportamenti imprudenti. Sarebbe consigliabile  spostare gli obblighi a fine giugno anche se il sole ed il caldo sembrano forti alleati.   Stefano Serafini Risponde Beppe Boni

Il maledetto virus è ancora tra noi, nessun dubbio. Non dobbiamo dimenticarlo. Ecco cosa ha detto recentemente il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando il monitoraggio settimanale della cabina di regia per l’emergenza Covid. “Data la circolazione del virus, con un' incidenza ancora piuttosto elevata è bene continuare la campagna vaccinale con le dosi di richiamo e mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza". Tradotto: l'atteggiamento prudente anche per chi è già vaccinato significa indossare mascherine nei luoghi chiusi o affollati e ovunque ci sia un rischio di contagio, mantenere le distanze e da parte dei contagiati, anche se lievi, osservare le dovute cautele nei confronti del prossimo. Serve pazienza, la buriana  non è ancora passata anche se ci difendiamo bene.  L'incidenza cala, ma il virus non legge i giornali. Consigli per gli acquisti (della sicurezza): non date retta ai No mask, No vax, No tutto. Ricordiamoci che la comunità scientifica è il punto di riferimento a cui dobbiamo dare fiducia. Se siamo arrivati fin qui, quasi alla fine della traversata, lo dobbiamo alla medicina e alla scienza non al popolo scombinato dei No a qualunque indicazione di buonsenso. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net