I marziani dell'astronave No vax

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino Beppe Boni

Sono 2 anni che si obbliga  il popolo italiano a vaccinarsi con la vana speranza di combattere il virus ed avere la libertà. Nonostante che più ci si vaccini e più il virus dilaga. A cosa è servito costringere il popolo italiano a vaccinarsi? Ho 76 anni e non ho mai sentito che un vaccinato si ammali della malattia contro il vaccino che gli è stato inoculato. E non ho mai sentito che bisogna isolare i vaccinati dai non vaccinati in quanto questi infettano i primi. Apriamo gli occhi. Giordano Lisena

Risponde il condirettore del Carlino Beppe Boni Il China virus che ha contagiato mezzo mondo mette in luce anche diversi aspetti difficili da percepire nella normalità. Uno di questi è la confusione mentale unita al fanatismo che può provocare una situazione di estrema emergenza come quella che stiamo vivendo e da cui la scienza sta cercando di difenderci con grande e comprensibile difficoltà. Il vaiolo, la poliomelite e chissà quante altre malattie gravi sono state sconfitte con i vaccini e con tempo a disposizione. Ciò che i negazionisti non vogliono comprendere è che il vaccino è uno scudo contro il virus che permette di non ammalarsi o di  attenuare fortemente gli effetti del contagio fino ad avere anche solo un banale raffreddore. Infatti i morti di queste ultime settimane sono enormemente meno rispetto a quelli di un anno fa e soprattutto sono quasi tutti No vax o persone anziane. Idem per i ricoveri in terapia intensiva. La libertà non c'entra un fico secco. Il governo, costretto come la scienza a navigare a vista, non ha interesse a creare confusione, anzi ha più interesse a risolvere la situazione nel più breve tempo possibile dato che porterebbe anche un beneficio politico a chi guida il Paese. L'ultima follia: alcuni pazienti No vax a Bologna pretendono di applicare cure personali facendo telefonare in ospedale dal proprio avvocato. E questo è tutto dal pianeta Marte. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net