La grande rete dei sentieri sull'Appennino dell'Emilia Romagna

La lettera, risponde Beppe Boni

Bologna, 24 agosto 2022 - Sto trascorrendo alcuni giorni di ferie sul nostro Appennino: dopo vari anni e con disappunto noto incuria: tanti sentieri quasi impraticabili e i volontari che riescono a fare tanto lavoro sono sempre meno. Come si può coinvolgere i tanti a reddito di cittadinanza in alcuni lavori socialmente utili con poche ore alla settimana? Dalla politica totale assenza e disinteresse. È triste vedere tante bellezze lasciate in incuria.

Silvana Mandrioli

Risponde Beppe Boni

La segnalazione della lettrice non contiene indicazioni di aree specifiche e quindi è difficile capire quanto ampio è il problema. La sentieristica dell'Appennino bolognese, come anche le altre delle province limitrofe (Forlì-Cesena, Modena , Reggio Emilia), è generalmente ben curata e segnalata, fuori e dentro i boschi. Può darsi, nonostante ciò, che qualche area soffra di abbandono. Proprio in questa pagina alcuni giorni fa abbiamo evidenziato quanto sia frequentata  e apprezzata la montagna bolognese a partire dal Corno alle Scale per finire in altre zone. Idem per le foreste casentinesi (Forlì- Cesena) o il Monte Cimone (Modena). Segnaliamo, intanto, ciò che c'è di buono. L'anno scorso la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 180mila euro per la messa in sicurezza di diversi percorsi e sentieri dell’Appennino al fine di garantire attività motoria e passeggiate agli escursionisti in tutta sicurezza. Molto è stato fatto ma si può migliorare, senza dubbio. Citiamo tre percorsi accessibili a tutti e ben tenuti sulle cime della provincia di Bologna: Le cascate del Dardagna e il Santuario di Madonna dell'Acero;  L'Alpe di Budiara e la Bocca delle Tese; Monte della Croce  Ma ce ne sono tanti altri, basta consultare il sito del Club alpino italiano o della Regione. Infine  l'Ente Parchi Emilia Centrale, (gestore delle Aree protette come riserve, paesaggi, siti Natura 2000) delle province di Modena e di Reggio Emilia, pubblica in rete “itinerari.parchiemiliacentrale.it”, il sito web che indica quasi 2.500 chilometri di sentieri e percorsi. Ce n'è per tutti i gusti.

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